Entrano nel vivo i lavori della Commissione Pari Opportunità della Fnsi. “La Cpo vuole essere la casa delle giornaliste”, scrive la presidente Alessandra Mancuso nel tracciare le linee guida delle prossime iniziative. “Al primo punto il diritto al lavoro e alla parità di carriera e retributiva e l’impegno a far emergere la realtà delle molestie sul lavoro”.
Essere punto di riferimento per la difesa dei diritti delle
giornaliste, a partire dalle colleghe che si trovano in prima linea per
affermare la libertà di informare, contro minacce e intimidazioni, sempre più
diffuse, anche via web, e sempre più connotate da attacchi di tipo sessista. E,
al tempo stesso, tenere accesi i riflettori sulle colleghe che, nel mondo,
rischiano la vita e la galera per volere raccontare la verità dei fatti.
Sono questi gli obiettivi che la Commissione Pari Opportunità della Federazione
nazionale della stampa italiana si è data per il prossimo mandato.
Nel tracciare le linee della sua iniziativa, la Cpo Fnsi mette al primo punto
il diritto al lavoro e alla parità di carriera e retributiva, e si impegna a
fare emergere la realtà delle molestie sul lavoro, spesso vissute nel silenzio
e nell'isolamento.
“La Cpo vuole essere la casa delle giornaliste e su questi temi avvierà
campagne di iniziativa nazionale”, dice la presidente Alessandra Mancuso. Ad
affiancarla, la Commissione ha nominato come coordinatrice Antonella Benanzato,
collega veneta, e ha indicato le colleghe Rosa Amorevole, Mimma Caligaris,
Cristina Liguori e Patrizia Pennella nel coordinamento.