Patricia Fogareccio è l'addetta stampa del Comune. La sede di un'associazione presieduta dal marito, giornalista anch'egli, era stata incendiata due volte ad ottobre. Distrutta dalle fiamme nella notte del 30 gennaio l'auto di una giornalista nel pieno centro di Pescara, nei pressi dell'Ospedale Civile. I vigili del fuoco, chiamati da una pattuglia di polizia in servizio di ronda, hanno impiegato un'ora per spegnere le fiamme. A un primo esame non escludono che si tratti di incendio doloso.
La proprietaria dell'auto è Patricia Fogareccio, una giornalista professionista che da sei mesi lavora al Comune con la nuova amministrazione di centrodestra, come addetta stampa del sindaco e della maggioranza.
L'auto, una Renault Modus, era parcheggiata nel cortile interno della palazzina bifamiliare in cui la giornalista abita insieme al marito - Luciano Troiano, anch'egli giornalista - e altri familiari. È stato il marito di Patricia Fogareccio ad avvertire per primo dei rumori sospetti, poco dopo le tre di notte. Dieci minuti dopo ha fatto seguito uno scoppio e marito e moglie sono scesi in cortile dove hanno trovato l'auto in fiamme.
"C'era già una pattuglia della polizia. Mi hanno detto - racconta Patricia ad Ossigeno - che stavano passando dalla strada principale quando hanno sentito lo scoppio e hanno visto alzarsi le fiamme. Avevano già chiamato i vigili del fuoco che sono arrivati poco dopo. È strano che le fiamme si siano sviluppate nella la parte posteriore della macchina. Sembra che il motore e i circuito elettrici fossero a posto. Non voglio trarre conclusioni affrettate. La casa è sorvegliata da videocamere e probabilmente il video dirà cosa è successo".
"Non credo di avere nemici", continua la giornalista. "So solo che c'è molto fanatismo politico e che il clima è molto acceso da quando ha vinto il centrodestra. Anch'io sono finita nel mirino di chi non sopporta che la città sia amministrata dal centrodestra. Sui social network mi hanno attaccato più volte per la mia collocazione politica e alcuni mi hanno affibiato il soprannome di "Ovra". Non è carino. Ho già avuto modo di denunciare questo clima. Devo anche dire che le prime telefonate di solidarietà che ho ricevuto mi sono arrivate dai segretari di SEL e Rifondazione Comunista", conclude.
Il marito di Patricia Fogareccio, ricorda Primadanoi.it, ha subito anch'egli due incendi lo scorso ottobre, quando andarono a fuoco il portone della sede della associazione "No Rifiuti" di Spoltore (Pescara), di cui Troiano è presidente, e parte del museo lì allestito in quegli spazi.
SOLIDARIETÀ - L'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo e il Sindacato dei giornalisti abruzzesi hanno espresso sconcerto e solidarietà alla giornalista per quanto accaduto. "Il livello di intimidazione raggiunto con l'attentato della scorsa notte contro la collega Fogaraccio - scrivono in una nota - non ha precedenti in Abruzzo e rappresenta una deriva inaccettabile per l'intera
società regionale. Odg e Sda, pertanto, invitano le forze dell'ordine a fare piena e immediata luce sul gravissimo episodio e si stringono alla collega facendole sentire la piena e condizionata solidarietà di tutti i giornalisti abruzzesi". ASP - Da http://www.ossigenoinformazione.it