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Fnsi 01 Dic 2003

Ddl Gasparri, Segni: "Ciampi rinvii la legge alle Camere". ll Ministro: "Sono fiducioso e ottimista". Critiche al provvedimento da Bersani (Ds) e Brunetta (Forza Italia)

Ddl Gasparri, Segni: "Ciampi rinvii la legge alle Camere". ll Ministro: "Sono fiducioso e ottimista". Critiche al provvedimento da Bersani (Ds) e Brunetta (Forza Italia)

Ddl Gasparri, Segni: "Ciampi rinvii la legge alle Camere". ll Ministro: "Sono fiducioso e ottimista". Critiche al provvedimento da Bersani (Ds) e Brunetta (Forza Italia)

''Non sono un girotondino. Non sono uno di sinistra. Ho piena fiducia nel Presidente Ciampi e qualunque cosa decida la rispettero'. Ma sento il dovere di fare una cosa che in altre situazioni non avrei fatto: chiedergli pubblicamente di rinviare alle Camere la legge Gasparri se domani verra' approvata'': lo ha detto Mario Segni (Partito dei Liberaldemocratici) stamattina nel corso di una manifestazione di protesta organizzata davanti al Quirinale. ''Mi sono battuto contro la Rai lottizzata dalla Dc e contro la Rai egemonizzata dalla sinistra - ha detto Segni - m batto oggi contro la legge Gasparri perche' non e' una battaglia della sinistra contro la destra, ma una battaglia liberale e basta''. Per questo, Segni ha sottolineato di rivolgersi ''al Presidente della Repubblica in nome dei valori che lui rappresenta e delle cose che ha detto tante volte. Lo faccio - ha aggiunto - per l'Italia, perche' il suo intervento e' l'unica cosa che puo' fermare il cammino verso un' informazione piu' drogata e sempre piu' controllata da una sola voce. Lo chiedo per l' Europa, per evitare che noi andiamo alle elezioni europee in condizioni che le istituzioni della UE e del Consiglio d' Europa hanno definito di dubbia legittimita' democratica''. Segni ha concluso sottolineando: ''Ripeto in fondo cose che lo stesso Presidente ha detto nel suo messaggio di luglio alle Camere. Qui siamo in presenza di un provvedimento di straordinaria gravita', che svuota uno dei pilastri su cui si regge il nostro sistema'. (ANSA). ''Mi aspetto un iter rapido della legge affinche' possa essere finalmente approvata'': lo ha dichiarato il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri che si e' detto ''fiducioso e ottimista'' sull'approvazione del disegno di legge sulla riforma del sistema radiotelevisivo. ''La maggioranza e' stata coesa e coerente - ha affermato Gasparri - e quindi penso che questo debba portare ad un cammino positivo''. Riguardo poi alla firma di Ciampi, Gasparri ha commentato: ''Compete al presidente della Repubblica. Io non partecipo a questa sorta di concorso pronostici''. ''Ho un tale rispetto delle istituzioni - ha proseguito - e ho una funzione istituzionale in questa fase, percio' mi astengo da qualsiasi riflessione''. (ANSA) Critiche al disegno di legge Gasparri sono state espresse sia dal deputato dei Ds Pierluigi Bersani che dall' europarlamentare di Forza Italia Renato Brunetta, a margine di un convegno sull'internazionalizzazione delle imprese svolto a Trieste su iniziativa della Fondazione Nord Est. La questione e' stata sollevata per primo da Bersani, il quale, parlando della necessita' di elaborare una ''strategia offensiva sui nuovi mercati, che, senza arrivare all'imposizione di dazi, dia forza alle nostre imprese'', ha espresso ''imbarazzo'' nei confronti della legge sull'informazione domani al voto del Senato. ''Al di la' dei giudizi politici - ha affermato l'ex ministro dei Trasporti oggi responsabile dell'economia dei Ds - con che faccia potremo incoraggiare le nostre imprese a competere sui mercati di fronte a una legge che consente di concentrare fino al 98 per cento di pubblicita' in una sola mano?''. ''Il ddl Gasparri preoccupa anche me - gli ha fatto eco Brunetta - ma soprattutto perche' non prevede la privatizzazione della Rai. Chi ha demonizzato questa ipotesi - ha aggiunto - ha deviato il dibattito''. (ANSA).

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