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Associazioni 03 Dic 2006

Daniele Carlon eletto segretario regionale dall'assemblea congressuale del Sindacato dei Giornalisti del Veneto: "Intensificare la mobilitazione e gli scioperi per il contratto"

Daniele Carlon, 53 anni, vice caposervizio de “Il Mattino di Padova”, è stato eletto praticamente all'unanimità (63 voti su 67 presenti) alla guida del Sindacato giornalisti del Veneto.

Daniele Carlon, 53 anni, vice caposervizio de “Il Mattino di Padova”, è stato eletto praticamente all'unanimità (63 voti su 67 presenti) alla guida del Sindacato giornalisti del Veneto.

L’Assemblea regionale dei delegati riunitasi oggi a Vicenza, ha inoltre rinnovato i componenti del Consiglio direttivo che risulta così composto: Monica Andolfatto, Paola Colaprisco, Enrico Ferri, Paolo Francesconi, Gianni Nizzero, Francesco Patanè, Angelo Squizzato, Riccardo Tagliapietra, Elisio Trevisan, Cristina Marchesi, Paola Masera, Livio Piccin, Alessandro Ragazzo. Sono stati inoltre designati componenti del Collegio dei Revisori dei conti, Mauro Pertile, Sergio Sartori, Ermanno Ferriani; Enrico Galeazzo, Lorenzo Serpelloni e i componenti del Collegio dei Probiviri, Mitia Chiarin, Giuliano Doro, Marco Sessa, Giuseppe Anti, Andrea Lazzari, Gilberto Padovan. L'Assemblea ha quindi approvato un documento a sostegno della vertenza in atto per il rinnovo del contratto nazionale, in cui si chiede un segnale inequivocabile agli editori e al Governo sulle questioni aperte che investono anche la libertà di informazione e l'autonomia professionale dei giornalisti. “Ringrazio per la fiducia che i colleghi mi hanno accordato e chiedo il loro sostegno anche al di fuori di questa scadenza. Mai come in questo momento – ha commentato Carlon - la partecipazione attiva di tutti i giornalisti è determinante per vincere questa sfida durissima”. I sessantasette delegati all'assemblea congressuale hanno poi approvato all'unanimità una mozione sulla vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro. VICENZA, 3 dicembre 2006 Il 3 dicembre si è riunita a Vicenza l’Assemblea congressuale dei delegati del Sindacato Giornalisti del Veneto per l’elezione del Segretario regionale e del Consiglio direttivo. Esaminati gli elementi positivi e quelli negativi che contraddistinguono la vertenza per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei giornalisti scaduto da 644 giorni e non ancora rinnovato, l’Assemblea afferma la necessità di intensificare la mobilitazione e gli scioperi nel mese di dicembre con modalità che decideranno gli Organismi dirigenti, nazionali e regionali della Federazione nazionale della Stampa. E' positivo il fatto che nelle ultime settimane la vertenza dei giornalisti sia uscita dagli ambiti esclusivi della categoria per diventare un problema generale che ha a che fare con il diritto dei cittadini a essere informati. Governo, Sindacati confederali, settori della società civile, ministri, parlamentari di maggioranza e di opposizione e alte cariche dello Stato, tra le quali il Presidente della Repubblica, i Presidenti di Camera e Senato hanno preso posizione auspicando l'avvio di un confronto senza pregiudiziali. E’ positivo e funzionale alla trattativa per il contratto nazionale che il Ministro del lavoro, Cesare Damiano, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Riccardo Franco Levi, abbiano convocato le parti al tavolo della trattativa contrattuale e stigmatizzato il rifiuto a parteciparvi da parte degli editori. E’ positivo che gli editori abbiano invece accettato di discutere con il Governo e il Sindacato dei giornalisti alcuni problemi che sono parte fondamentale della piattaforma contrattuale presentata dalla Fnsi, quali il precariato, il lavoro giornalistico parasubordinato, il mercato del lavoro, gli ammortizzatori e la previdenza obbligatoria e complementare. E’ positivo infine che il Governo abbia ribadito la contestualità della discussione sulla riforma dell’editoria con la trattativa sul rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti. E' negativo e preoccupante che dopo 644 giorni di mobilitazione e 13 giorni di sciopero allo scadere del 2006, non sia stata ancora raggiunta un’intesa sulla riforma dell’Inpgi e la decontribuzione per il riassorbimento dei disoccupati. E’ del tutto evidente, a questo punto, considerata l’inconsistenza dei risultati fin qui raggiunti nel corso della vertenza, che i giornalisti sono costretti a intensificare le mobilitazioni nel periodo di maggior carico pubblicitario. Le forme di mobilitazione e di lotta attuate in queste settimane sono state positive perché hanno esteso il fronte con lo sciopero delle firme al Giornale, al Tempo, all’Indipendente. Domani servizi senza firma anche su radio e tv. La controparte è meno compatta. L’editoriale dell’Adige di Trento, che auspica la ripresa delle trattative, è un primo segnale evidente. Ma altri ve ne sono stati in questi giorni. Anche una mobilitazione articolata dei colleghi dei grandi gruppi editoriali, specialmente quelli che rappresentano le posizioni oltranziste all’ interno della Fieg, sarebbe positiva. Spetta comunque al gruppo dirigente nazionale la conduzione dei modi e dei tempi della mobilitazione articolata e unitaria, comunque senza preavviso. I giornalisti del Veneto, sia chiaro, chiedono un segnale inequivocabile agli editori e al Governo nel caso in cui nei prossimi giorni non si giunga a una stretta sulle questioni contrattuali. Il 12 dicembre il Ministero del Lavoro convoca le parti per la discussione sulla previdenza, quella data per noi rappresenta il vero spartiacque. L'Assemblea congressuale dei delegati del Veneto. (approvata all'unanimità)

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