E' atteso per la serata di oggi, 21 maggio, a Milano, Francesco Battistini, l'inviato del Corsera, fermato e espulso da Cuba. La vicenda ha provocato la reazione di molte associazioni impegnate sul fronte dei diritti umanitari, nazionali e internazionali, e di associazioni sul fronte dell'informazione.
E' atteso per la serata di oggi, 21 maggio, a Milano, Francesco Battistini, l'inviato del Corsera, fermato e espulso da Cuba. La vicenda ha provocato la reazione di molte associazioni impegnate sul fronte dei diritti umanitari, nazionali e internazionali, e di associazioni sul fronte dell'informazione. Tra questa Informazione senza frontiere - "una volta in più il potere cubano tenta di soffocare la libertà e questa volta s ela prende coni giornalisti stranieri" - e Rsf che oltre a denunciare l'accaduto, ricorda al cosiddetto leader maximo cubano, Fidel Castro, la liberazione dei 23 giornalisti cubani tuttora detenuti". Due annki Isf aveva denunciato la situazione di 29 colleghi cubani condannati a 1500 anni di carcere, facendo appello al parlamento europeo perché intervenisse sul governo cubano, in testa alla classifica della repressione della stampa con il governo cinese. Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Giungono da Cuba notizie allarmanti per la libertà di informazione nel paese caraibico. La decisione delle autorità di espellere numerosi giornalisti, tra i quali l’inviato del Corriere della Sera, Francesco Battistini, rappresenta un ennesimo attacco alla libertà di espressione e al diritto-doverre di informare esercitato dai giornalisti. Un clima di repressione circonda una riunione delle opposizioni al potere di Fidel Castro, tanto che decine di parlamentari europei sono stati fermati alle frontiere. A Cuba decine di giornalisti sono da tempo incarcerati, perseguitati, intimiditi per aver espresso critiche al governo oppure soltanto per essersi limitati a rappresentare il deficit delle libertà civili nel Paese. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, insieme alle organizzazioni internazionali dei giornalisti, protesta per la repressione dei media liberi a Cuba e chiede al Governo italiano e ai governi dei Paesi democratici di attivarsi per consentire la libera circolazione degli inviati stranieri e degli stessi colleghi cubani. Della libertà di informazione nei Paesi non democratici discuterà l’esecutivo della Federazione Internazionale dei Giornalisti che si riunirà a Roma il 4 e il 5 giugno prossimi.”