“Non accetti di andar via? Ti sospendo lo stipendio”. Ecco l’ultima frontiera delle (mancate) relazioni aziendali, l’arrogante proposta che l’editore della crotonese Esperia Tv ha rivolto ai dipendenti che rifiutano di farsi licenziare o di finire in cassa integrazione. L’ultimatum dell’azienda: si attende mercoledì 15 luglio per acquisire il consenso alla risoluzione consensuale del rapporto. Il Sindacato dei giornalisti della Calabria chiede l’intervento del Prefetto.
“In attesa e fino a formale provvedimento di licenziamento o
risoluzione consensuale, la prestazione di lavoro è sospesa con correlata
sospensione della retribuzione. Il provvedimento di sospensione è con effetto
immediato”. Lorenzo Marrelli, amministratore delegato della società editrice dall’emittente
televisiva Esperia TV di Crotone, si rivolge così ai giornalisti che si sono
rifiutati di accettare il diktat dell’editore che vorrebbe mettere in cassa
integrazione o – più sbrigativamente – alla porta i dipendenti della
televisione calabrese.
“La società – scrive ancora Marrelli – preso atto del rifiuto a sottoscrivere
il verbale d’intesa sindacale per l’avvio delle procedure di Cigs in deroga,
pur non condividendone le ragioni esposte ne prende atto. Come già informate le
OO.SS. alternativa all’ammortizzatore sociale è procedere al ridimensionamento
del personale con il licenziamento di quello in esubero. La società è
disponibile, prima dell’adozione dell’atto di risoluzione, a valutare la
possibilità di accordi per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e
a tale fine attende fino a mercoledì 15/7/15 di acquisire il consenso
individuale”.
Perentoria la risposta del Sindacato dei giornalisti della Calabria, con il
segretario, Carlo Parisi, che denuncia: “Al di là dei toni e dei metodi, che
saranno oggetto di separata iniziativa nelle opportune sedi, quanto sostenuto
dall’amministratore delegato di Esperia è assolutamente falso, in quanto
Esperia TV non ha mai inviato al Sindacato dei giornalisti, l’unico titolato a
rappresentare i colleghi assunti con contratto di lavoro Fnsi-Aeranti Corallo
ed iscritti al sindacato, alcun tipo di comunicazione relativa a dichiarati
stati di crisi, tantomeno ha discusso, ipotizzato o concordato alcun verbale
d’intesa sindacale”.
“Considerata l’estrema gravità dei fatti – scrive ancora Parisi – la Fnsi-Sindacato Giornalisti della Calabria
chiede al Prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo, un autorevole intervento per
l’urgente convocazione di un tavolo di confronto, presso l’Ufficio Territoriale
del Governo, alla presenza di tutte le parti in causa, per discutere della
delicata vertenza, che tra l’altro nelle ultime ore ha fatto emergere
ulteriori, gravissime, irregolarità, a garanzia dei lavoratori e per tutti i
cittadini che credono ancora nella presenza dello Stato”.
(da www.giornalistitalia.it)