Il giornalista Paolo Orofino, collaboratore del “Quotidiano della Calabria”, è stato aggredito a Paola, nell’Atto Tirreno cosentino. Orofino era con altri colleghi e si stava interessando della vicenda delle consulenze dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. “Ho accompagnato un collega a Paola – ha detto Orofino – per la vicenda delle consulenze dell’Asp di Cosenza. Stavo scattando una fotografia ed una persona me lo ha impedito. Successivamente una seconda persona si è avvicinata e, dopo alcune parole offensive, mi ha tirato uno schiaffo in faccia”.
Un uomo di 30 anni è stato denunciato dai carabinieri della Compagnia di Paola dopo la denuncia presentata dal giornalista.
Il comitato di redazione del Quotidiano della Calabria esprime la propria indignazione e la grande preoccupazione per l’aggressione subita oggi (nella piazza di Paola, ndr) dal collega Paolo Orofino.
“Un energumeno – spiega il Cdr – lo ha schiaffegiato in pubblico mentre era in compagnia del collega Pablo Petrasso, caposervizio del “Corriere della Calabria”, e dell’inviato di «Servizio Pubblico», Sandro Ruotolo, che era intento a intervistare l’avv. Nicola Gaetano sull’inchiesta delle parcelle d’oro all’Asp di Cosenza”.
Il comitato di redazione esprime la propria “solidarietà al collega Orofino, cronista da sempre impegnato in prima linea, e sollecita le autorità ad individuare l’aggressore per i provvedimenti del caso.
Purtroppo i casi di giornalisti aggrediti continuano a verificarsi e, senza voler fare retorica, il comitato ritiene che, oltre alla repressione, sia necessaria anche un’opera di sensibilizzazione della pubblica opinione che miri ad isolare i violenti e alla massima solidarietà ai giornalisti che fanno il loro dovere di raccontare fatti e misfatti”. Leggi tutto… Da www.giornalisticalabria.it
AGGREDITO CRONISTA: ART.21, GRAVE INTIMIDAZIONE A CRONISTA DEL QUOTIDIANO DI CALABRIA
"Paolo Orofino, cronista del Quotidiano di Calabria, é stato oggetto di minacce ed aggressioni mentre stava conducendo una inchiesta sulle aziende sanitarie, per altro sullo stesso argomento che aveva suscitato il clamoroso episodio di censura ai danni del quotidiano " Ora di Calabria". Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti.
"A questo punto non si può fingere di non vedere che non si tratta più di episodi isolati, ma di una sistematica attività di intimidazione di giornali e giornalisti, diversi tra loro, ma accomunati dal desiderio
di andare oltre le veline e le troppe oscurità dominanti". "Articolo 21 - conclude Giulietti non solo é solidale con il collega Orofino e con le redazioni colpite da questi ripetuti gesti di intolleranza, ma ritiene che, a questo punto, spetti allo stesso governo affrontare la situazione e ripristinare il pieno rispetto del diritto ad
informare e ad essere informati". Da http://www.articolo21.info/ Sabato15 marzo 2014
AGGREDITO GIORNALISTA DE IL QUOTIDIANO, MOLINARI E BARBANTI (M5S): "IL GOVERNO ACCENDA I RIFLETTORI SULLA CALABRIA: LA LIBERTÀ DI INFORMAZIONE ANCORA CALPESTATA. MASSIMA SOLIDARIETÀ A PAOLO OROFINO."
È arrivato il momento che si puntino i riflettori sulla Calabria. Il clima di costante intimidazione e mortificazione alla quale sono sottoposte le legittime aspirazioni alla società civile di questa terra si arricchisce di un episodio inquietante : l'aggressione subita dal giornalista Orofino, minacciato e aggredito mentre lavorava sulle consulenze d'oro all'ASP di Cosenza.
Si tratta di una faccenda, quella dell'ASP, già al centro di un'inchiesta della Procura e diventata un caso nazionale, dopo l'attentato alla libertà d'informazione che ha visto coinvolta l'Ora della Calabria. Come si ricorderà lo stampatore del quotidiano, nonché presidente di Fincalabra, De Rose, ha bloccato la pubblicazione del giornale per evitare l'uscita di notizie "scomode" sull'indagine che riguardava il figlio del senatore Tonino Gentile : un fatto che, prontamente denunciato dal direttore Luciano Regolo, ha avuto importanti conseguenze politiche - le dimissioni del senatore cosentino da sottosegretario - oltre l'apertura di un'ulteriore indagine da parte della Procura di Cosenza.
Il caso di Orofino - al quale va tutta la nostra solidarietà - è la dimostrazione evidente dell'esistenza di un clima omertoso che troppo spesso la fa' da padrone nel nostro Sud e nella nostra Calabria, il sud del sud. Siamo di fronte alla richiesta di un silenzio, da ottenere con il beneplacito o con la coercizione, che nell'assenza della libera informazione rende possibile a capi e capetti di muoversi con sicurezza, certi di farla franca a tutti i livelli. E questo episodio dimostra anche che quando i giornalisti fanno il proprio mestiere le cose si smuovono e i muri delle consorterie iniziano a sgretolarsi. ROMA – Sabato15 marzo 2014
Francesco Molinari - M5S
cittadino eletto al Senato
Sebastiano Barbanti - M5S
cittadino eletto alla Camera