«La prima difesa dal virus è stata la fiducia della stragrande maggioranza degli italiani nella scienza, nella medicina. Vi si è affiancata quella nelle istituzioni, con la sostanziale, ordinata adesione a quanto indicato nelle varie fasi dell'emergenza dai responsabili, ai diversi livelli. Le poche eccezioni – alle quali è stato forse dato uno sproporzionato risalto mediatico – non scalfiscono in alcun modo l'esemplare condotta della quasi totalità degli italiani». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo saluto alle Alte cariche dello Stato al Palazzo del Quirinale.
«Credo - ha aggiunto, fra l'altro - che si possa riconoscere come in Italia si sia affermata una sostanziale unità. Unità di intenti di fronte alla pandemia. E unità di sforzi per gettare le basi di un nuovo inizio. Il tempo dei costruttori si è realizzato in questa consapevolezza. Non era scontato. Voglio per questo esprimere un riconoscimento all'impegno delle forze politiche che hanno colto il senso dell'appello rivolto, all'inizio dell'anno, al Parlamento affinché, nell'emergenza, si sostenesse un governo per affrontare con efficacia la pandemia in atto e per mettere a punto progetti, programmi e riforme necessari a non dissipare la straordinaria opportunità del Next Generation».
Alla tradizionale cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile, nel Salone dei Corazzieri, hanno presenziato i presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, della Camera dei Deputati, Roberto Fico, del consiglio dei Ministri, Mario Draghi e della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio. Dopo l'indirizzo di saluto della presidente del Senato Alberti Casellati, il presidente Mattarella ha rivolto un discorso ai presenti.
PER APPROFONDIRE
Il testo integrale del discorso del Capo dello Stato è pubblicato sul sito web del Quirinale.