Si recano al lavoro e trovano che la redazione del giornale è stata trasferita. Si presentano nella nuova sede e non li lasciano entrare: succede a quattro giornalisti del quotidiano calabrese “La Provincia di Cosenza”, da settimane in attesa che l’editore li assuma con regolare contratto Fnsi-Fieg.
Lasciati fuori dalla sede della redazione: è successo sabato
primo agosto a Francesco Viola, Ilaria Nocito, Enrico Miceli e Bruno Greco, quattro
redattori del quotidiano calabrese “La Provincia di Cosenza” che, redandosi
regolarmente a lavoro nella nuova sede del giornale, si sono visti negare
l’accesso agli uffici. “Una situazione tanto incomprensibile quanto assurda,
tanto da dover ricorrere all’intervento della Polizia di Stato, alla quale i
giornalisti si sono rivolti presentando regolare denuncia”, scrive il sito
Giornalistitalia.it.
Ma le stranezze in casa “La Provincia di Cosenza” non si fermano qui. Dopo aver
cambiato, in meno di un anno di attività, quattro direttori, due società
editrici e due stabilimenti tipografici, dal primo agosto il giornale ha
iniziato ad uscire in edicola con una differente denominazione, passando da “La
Provincia di Cosenza” a “La nuova Provincia di Cosenza”, lasciando però immutate
la gerenza e la concessionaria di pubblicità (di proprietà del vecchio editore
del quotidiano).
Ad accompagnare i giornalisti nella sede del giornale c’era Francesco Cangemi
del Dipartimento Sindacale del Sindacato Giornalisti della Calabria, che,
giovedì scorso, assieme al segretario regionale Carlo Parisi, componente della
Giunta Esecutiva Fnsi, ed alla componente della Giunta Esecutiva Sgc, Raffaella
Salamina, aveva incontrato i quattro colleghi esasperati da settimane di
trattative in attesa di ottenere un regolare contratto giornalistico Fieg-Fnsi.
“Al Sindacato dei giornalisti i quattro avevano spiegato – racconta ancora
Giornalistitalia.it – le loro condizioni di lavoro e il vero e proprio
‘balletto’ intorno alla loro regolarizzazione contrattuale che, ad oggi, li ha
portati a non avere alcun tipo di contratto pur svolgendo attività di redazione
e, nel caso di Viola, anche di direzione. Dal canto suo, il segretario del
Sindacato dei giornalisti si era impegnato ad avanzare formale richiesta
d’incontro all’editore per trovare una soluzione contrattualmente dignitosa per
i giornalisti e vantaggiosa per l’azienda che, regolarizzando le posizioni,
avrebbe soltanto da guadagnare in termini di affiatamento e produttività della
redazione e di rispetto delle leggi sul lavoro”.
Giunti, sabato mattina, dunque, nella sede di Castrolibero, Viola, Nocito,
Miceli e Greco hanno trovato la redazione completamente smantellata e Simona
Gallo, moglie di Ivan Greco (l’ex editore e titolare della concessionaria di
pubblicità) ad informarli che la redazione era stata trasferita al numero 92 di
Corso Mazzini, a Cosenza.
Nel pomeriggio, accompagnati da Francesco Cangemi, i giornalisti si sono quindi
recati nella nuova sede del giornale per riprendere regolarmente servizio, ma
si sono visti sbattere letteralmente in faccia la porta senza avere neppure il
tempo di chiedere spiegazioni. A quel punto, ai giornalisti non è rimasto altro
che chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine. Dieci minuti dopo, gli
agenti di una volante della Polizia di Stato hanno raccolto prima le testimonianze
dei giornalisti e del rappresentante sindacale e poi, entrati in redazione,
quelle dei presenti.
“Quanto accaduto ci ha profondamente amareggiato – spiegano Francesco Viola,
Ilaria Nocito, Enrico Miceli e Bruno Greco a Giornalistitalia.it –. Abbiamo
sempre svolto il nostro lavoro di direttore, di redattori e grafici con
passione e dedizione, nonostante fossimo costretti a lavorare senza contratto e
avessimo più volte chiesto, anche tramite lettera formale, una regolarizzazione
adeguata alle nostre mansioni. Dal 10 maggio scorso, giorno in cui la iG
Editori ha rilevato il giornale ‘La Provincia di Cosenza’, abbiamo atteso una
contrattualizzazione di tipo giornalistico che non è mai arrivata, nonostante i
continui incontri con gli editori. Senza contare che, dopo due mesi di vana
attesa dello stipendio, siamo stati costretti ad accettare, direttore compreso,
un pagamento parziale e del tutto inadeguato. Per la mensilità di luglio,
invece, non abbiamo percepito alcuna retribuzione”.
“Una brutta storia – commenta Carlo Parisi – che ci si augura induca seriamente
a riflettere il nuovo editore della Provincia di Cosenza. Il mondo
dell’editoria, già gravemente penalizzato dalla crisi, non ha certo bisogno di
inutili contenziosi per il riconoscimento di diritti lapalissiani. Il giornale
è una cosa seria ed i giornalisti non sono giocattoli da buttare quando non
servono o non piacciono più. Vogliamo
ritenere – sottolinea il segretario del Sindacato dei giornalisti della
Calabria – che il fattaccio sia da ricondurre ad una scarsa conoscenza del
mondo editoriale. E vogliamo credere che la proprietà si sia già ravveduta.
Quattro oneste persone che hanno dato il cuore e l’anima per far uscire il
giornale non possono essere messe brutalmente alla porta. Noi siamo accanto a
loro. Confidiamo che l’Azienda torni sui propri passi. Se crede veramente nel
valore dell’informazione e nel rispetto delle persone”.
“Questo triste epilogo – conclude Parisi – deve, inoltre, fare seriamente
riflettere quanti – in casi come questo – vengono tentati a rimpiazzare, a
vario titolo, i colleghi licenziati, prestandosi ad operazioni di sciacallaggio
che saranno, naturalmente, denunciate agli organismi competenti”. (Da www.giornalistitalia.it)