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Fnsi 06 Lug 2004

Comitato per la libertà: manifestazione entro luglio contro l’interim del Presidente del Consiglio e l’acquisto dei diritti del calcio da parte di Mediaset. Serventi Longhi: “Un mega conflitto d’interessi”. Rai: Usigra

Comitato per la libertà: manifestazione entro luglio contro l’interim del Presidente del Consiglio e l’acquisto dei diritti del calcio da parte di Mediaset. Serventi Longhi: “Un mega conflitto d’interessi”. Rai: Usigrai su interim Berlusconi

Comitato per la libertà: manifestazione entro luglio contro l’interim del Presidente del Consiglio e l’acquisto dei diritti del calcio da parte di Mediaset. Serventi Longhi: “Un mega conflitto d’interessi”. Rai: Usigrai su interim Berlusconi

Comitato per la libertà e il diritto all’informazione: “Il proprietario di Mediaset, che è anche Presidente del Consiglio e Ministro dell’Economia ad interim, può nominare il Presidente della Rai ed incidere sulla politica editoriale e sugli affari del servizio pubblico. Una situazione sempre più paradossale e insostenibile giustamente criticata da autorevoli esponenti della stessa maggioranza di Governo. L’acquisto dei diritti del calcio per il digitale terrestre da parte di Mediaset, senza opposizioni da parte della Rai, aggrava inoltre la capacità competitiva della Rai stessa, assesta un colpo mortale a molte emittenti nazionali e locali, rafforza il monopolio pubblicitario a scapito soprattutto dell’editoria italiana. Il tutto con l’avallo legislativo della Gasparri contro la quale occorre avviare rapidamente le iniziative di contestazione giuridica presso la Corte Costituzionale e le istituzioni Europee. Su questi temi il Comitato per la libertà e il diritto all’informazione, del quale fanno parte oltre 70 Associazioni, Movimenti e Sindacati, chiama a riflettere le forze politiche e sociali e le organizzazioni dei cittadini in una manifestazione pubblica che si svolgerà entro luglio a Roma. La data e le modalità organizzative della manifestazione saranno decise in una riunione plenaria del Comitato convocata per il pomeriggio di giovedì prossimo 8 luglio nella sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana”. Il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Per difendere la dignità di chi lavora nel servizio pubblico non ci sarebbe che una soluzione: dimissioni immediate dell’attuale Cda a scartamento ridotto ed elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione in base alla legge Gasparri, che abbiamo contestato e che riteniamo incostituzionale ma che fa parte dell’ordinamento legislativo della Repubblica Italiana. Non può però essere il proprietario di Mediaset, nonché Capo del Governo e Ministro dell’Economia ad interim a indicare, in base alla Gasparri, il nome del nuovo presidente. La maggioranza ha la responsabilità di trovare una soluzione all’enorme conflitto che la stessa legge Gasparri ha contribuito ad aggravare, una soluzione che garantisca la competitività e l’indipendenza della Rai, nel momento in cui un consigliere di amministrazione ammette che l’informazione del servizio pubblico è orientata. Il paradosso italiano, mentre la legge sul conflitto d’interessi langue da oltre 3 anni in Parlamento, non può paralizzare la più grande Azienda culturale del nostro Paese. Il sistema dell’informazione si trova in una fase di squilibrio che rischia di danneggiare le concrete prospettive di rilancio e, quindi, il pluralismo delle testate e la stessa occupazione degli addetti”. Comunicato dell'Esecutivo Usigrai: L’interim del Ministero dell’Economia a Berlusconi rende chiaro come mai prima d’ora il progetto di assoggettamento al quale il servizio pubblico è costretto dal conflitto di interessi. La subordinazione alla concorrenza (che ancora nei giorni scorsi si è manifestata nella vicenda dei diritti sportivi per il digitale terrestre) giunge al suo culmine consegnando in maniera formale al capo di Mediaset un ruolo-chiave per il presente ed il futuro della Rai. Una vicenda di tale gravità non può essere lasciata soltanto ai tempi del chiarimento politico in corso nella maggioranza. I dipendenti Rai si attendono una parola di chiarezza anche dalle istituzioni della Repubblica, che hanno titolo sostanziale per dire se il servizio pubblico debba tollerare questa umiliante sovrapposizione di ruoli. Lo facciano loro, visto che non sa e non vuole farlo ciò che rimane del vertice aziendale, incapace anche in questa occasione di dimostrare autonomia. L’Usigrai fa appello alle altre organizzazioni sindacali dell’azienda perché nei prossimi giorni tutti i dipendenti siano coinvolti in un’azione di tutela della dignità Rai.

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