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Minacce 08 Ott 2015

Chiede un'intervista e viene aggredito, la solidarietà  della Fnsi al giornalista di Report Giorgio Mottola

Aggredito per aver "osato" rivolgere una domanda. Anzi, Giorgio Mottola, giornalista della trasmissione televisiva Report, neanche ha fatto in tempo a finire la sua domanda: appena si è avvicinato ad Andrea Pardi, amministratore delegato della Società  Italiana Elicotteri, è stato subito aggredito. Al collega la solidarietà  della Fnsi.

"L'amministratore delegato della Società Italiana Elicotteri (concessionaria di Agusta Westland) Andrea Pardi ha rotto la telecamera a un giornalista di Report, lo ha trascinato dentro l’ufficio e lo ha immobilizzato stringendolo al collo con un braccio". Lo rende noto la stessa trasmissione televisiva diretta da Milena Gabanelli che ha anche pubblicato online il video dell'aggressione.
"Il giornalista - si legge ancora nella nota - si trovava all’esterno della palazzina, e ha avvicinato il manager per chiedergli un’intervista. Il Pardi non gli ha nemmeno lasciato il tempo di porre la domanda, che lo ha immediatamente aggredito con lo scopo di distruggere la telecamera e contemporaneamente lo ha spinto dentro la palazzina proseguendo l’aggressione in presenza di una decina di impiegati; nonostante le urla del giornalista però nessuno è intervenuto. Solo quando il Pardi si è impossessato della telecamera ha liberato il giornalista, che una volta uscito ha chiamato la polizia. Con l’intervento delle forze dell’ordine il giornalista è rientrato in possesso della telecamera, completamente inagibile, ma recuperando la scheda con la registrazione del filmato".
"Questa è la raccapricciante testimonianza dell’accaduto. Un fatto di grave e inspiegabile violenza - conclude la nota - ai danni di un giornalista che stava facendo solo il suo mestiere. Pardi, che è noto alle cronache per aver tentato in passato di vendere elicotteri all’Iran, è stato denunciato".
Al collega Giorgio Mottola, come a tutti i giornalisti che subiscono minacce e aggressioni per il semplice fatto di voler svolgere nel migliore dei modi il lavoro che amano, vanno la solidarietà e la vicinanza della Federazione nazionale della stampa italiana.

@fnsisocial

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