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Alessandra Costante, segretaria generale Fnsi
Rocco Cerone, segretario del Sindacato giornalisti TAA
L'intervento di Raffaele Lorusso
Iniziative 02 Ott 2025

Bolzano, presentata la Carta su 'IA e informazione'. Fnsi: «Il lavoro giornalistico lo fanno i giornalisti»

Giornata di studio, giovedì 2 ottobre 2025, organizzata dal Sindacato del Trentino Alto Adige con docenti universitari, esperti, direttori delle testate locali. La segretaria generale, Alessandra Costante: «Servono regole. I nuovi strumenti possono essere utilizzati in redazione, ma non devono sostituire i colleghi».

«Tutelare il ruolo professionale del giornalista significa tutelarne il lavoro, ma anche e soprattutto tutelare la democrazia del nostro Paese». Così Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, intervenendo giovedì 2 ottobre 2025 a Bolzano all'assemblea del Sindacato giornalisti del Trentino-Alto Adige, «una delle associazioni più vive che abbiamo in Italia, presente sul territorio e vicina ai propri iscritti», ha osservato.

«Siamo al tavolo con gli editori della Fieg per il rinnovo contrattuale, un tavolo che riapre dopo dieci anni. Le posizioni sono lontanissime: noi diciamo che gli istituti contrattuali tutelano la professione e la libertà di espressione, l'idea degli editori è di togliere gli istituti contrattuali ai giovani», ha quindi spiegato Costante.

«Sull'intelligenza artificiale - ha rilevato - abbiamo chiesto che il contratto ne regoli l'uso, ben consapevoli che si tratta di uno strumento in continua evoluzione. Oggi circa il 25 per cento dei lavori viene interessato dall'IA. Poi ci sono settori come quello dei media dove i posti di lavoro a rischio sono il 34 per cento. In una situazione del genere servono regole: bisogna dire che l'IA può essere utilizzata, ma non può sostituire il giornalista. Questa è una delle clausole che gli editori non vogliono inserire nel contratto, ma che noi mettiamo in ogni accordo di crisi che firmiamo».

Il tema delle nuove tecnologie è stato poi al centro, nel pomeriggio, del corso di formazione dal titolo 'L'impatto dell'IA sull'informazione giornalistica: proposta di una guida etico-deontologica', nell'ambito del quale è stata presentata una guida su intelligenza artificiale e informazione, il ruolo del giornalista e della formazione. Il documento, promosso dal sindacato dei giornalisti del Trentino-Alto Adige in collaborazione con l'Università di Bolzano è stato pubblicato nelle tre lingue dell'ateneo: italiano, tedesco ed inglese.

Introdotti da Bruno Del Vecchio, storico legale della Fnsi, con il segretario regionale Cerone e la segretaria generale Alessandra Costante, all'incontro sono intervenuti anche Alex Weissensteiner, rettore dell'Università di Bolzano; Francesco Profumo, già ministro dell'Università e della Ricerca e già presidente della Fondazione Bruno Kessler; Giovanni Pascuzzi, Consigliere di Stato, già preside di Giurisprudenza all'Università di Trento ed esperto di diritto digitale; Raffaele Lorusso, già segretario generale Fnsi e componente del Comitato esecutivo della Ifj; il sottosegretario all'Editoria Alberto Barachini, docenti universitari, i direttori delle testate locali.

«L'intelligenza artificiale - ha ribadito Costante - è al centro del dibattito nella professione giornalistica. Se ne parla molto, si è fatto poco. Il rischio è che venga impiegata dagli editori per spendere meno, ma con prodotti peggiori. In audizione al Senato abbiamo chiesto che si parli di trasparenza di sistema, tutela del copyright. È necessario mettere al centro quanto chiediamo al tavolo contrattuale: il lavoro giornalistico lo fanno i giornalisti».

E Cerone ha evidenziato: «Oltre all'assistenza sindacale, legale, di servizio Inpgi e Casagit, il Sindacato dei Giornalisti del Trentino-Alto Adige sta continuando la proficua collaborazione decennale con l'Università di Bolzano sul tema della IA. Dopo la presentazione odierna della guida di Bolzano, l'obiettivo è di coltivare il tema insieme ad ateneo e provincia autonoma di Bolzano con una summer school, un festival e un centro studi, così da diventare un laboratorio al centro dell'Europa». (mf)

PER APPROFONDIRE
Allegata di seguito la Carta di Bolzano su intelligenza artificiale e informazione.

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