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Internazionale 28 Set 2007

Birmania isolata, la giunta militare oscura il web

Yangon - La giunta militare birmana ha tagliato il Paese fuori dal resto del mondo. Dopo avere scatenato una caccia ai giornalisti stranieri -un giaponese ieri è stato ucciso negli scontri a Yangon- il regime ha oscurato il web.

Yangon - La giunta militare birmana ha tagliato il Paese fuori dal resto del mondo. Dopo avere scatenato una caccia ai giornalisti stranieri -un giaponese ieri è stato ucciso negli scontri a Yangon- il regime ha oscurato il web.

"Siamo isolati", è riuscito a dire all'Agi un cooperante italiano che per pochi minuti ha avuto a disposizione un computer con connessione satellitare in un ufficio dell'Onu nell'ex capitale, "In tale isolamento il regime sta facendo pulizia di tutti i suoi nemici. Gli scontri in strada non si contano. I militari presidiano le zone nevralgiche della città e a ogni incrocio sono state posizionate mitragliatrici". Poi il collegamento tra la fonte e l'Agi si è interrotto. Secondo l'ambasciatore d'Australia in Birmania, Bob Davis, il bilancio degli scontri di ieri è molto più grave dei nove morti ammessi dal regime. In un'intervista all'emittente 'Abc' il diplomatico ha affermato che suoi collaboratori hanno raccolto la testimonianza di persone che dicono di avere "visto rimuovere ieri dal teatro delle manifestazioni nel centro di Yangon un numero di cadaveri significativamente superiore". Con il taglio dei collegamenti internet la giunta vuole impedire la trasmissione di fotografie, filmati e notizie su quanto sta accadendo. Un'italiana residente stabile a Yangon, che è riuscita a mettersi in contatto con l'Agi questa mattina, quando ancora le linee telefoniche internazionali funzionavano, ha riferito che continuano pestaggi sistematici, e in molte zone della vecchia capitale birmana "sono in corso rastrellamenti casa per casa". Nemmeno i sobborghi sono risparmiati dalla repressione: "I militari occupano i villaggi e procedono a reclutamenti forzati tra i più poveri", ha detto la fonte. Questa mattina è ha esteso il coprifuoco notturno alla zona orientale di Yangon. Si tratta del distretto di Okkalapa meridionale dove ieri sono stati uccisi otto dei manifestanti. Secondo quanto riferito da 'Mizzina Radio', l'emittente dell'omonimo network creato da dissidenti in esilio, unità dell'Esercito regolare stanno dirigendosi verso Yangon dalle regioni centrali e sudorientali. I distaccamenti in marcia appartengono al Comando centrale, il cui quartier generale ha sede nella località di Taun Oo, e al Comando sudorientale. È già in viaggio da Singapore per la Birmania l'inviato speciale delle Nazioni Unite, Ibrahim Gambari, il quale tenterà di persuadere la giunta a trovare una soluzione pacifica alla crisi. (AGI)

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