Le questioni del lavoro e della precarietà sono al centro della vertenza contrattuale dei giornalisti, che diventa quasi un simbolo di una situazione che si vorrebbe sempre più estendere
Il Presidente della Camera, Fausto Bertinotti, a margine dei lavori dell'esecutivo del partito della Sinistra Europea a Bruxelles, torna a parlare del contratto dei giornalisti, e lo inserisce nel quadro di una più vasta campagna di «svuotamento dei diritti. Oggi tocca ai giornalisti e a tutti può accadere domani. C'è in vista la presentazione del 'libro verdè del parlamento europeo sul lavoro, dove si tende a sostituire il termine lavoro con quello di impiego. Per essere più leggeri ed effervescenti ed evitare di essere accusati di fare ancora riferimento a vecchi termini di stampo 'forbistà si introduce il concetto di impiego, quale diritto individuale, abolendo il termine lavoro inteso come categoria sociale. Provate - conclude Bertinotti - a togliere dalla nostra costituzione il termine lavoro e a sostituirlo con quello di impiego e il tetto costituzionale crolla». (AGI)