«È possibile che non riusciamo ad avere uno scambio tranquillo, normale con l'informazione, parlare di cose che siano importanti per il Paese come la transizione energetica, la desertificazione delle città? Voi continuate a parlare di cazzate». Sono le parole di Beppe Grillo raccolte a Marina di Bibbona dall'inviato di 'Povera Patria' Alessandro Poggi e trasmesse ieri sera dal Tg2.
Al giornalista che gli chiede del pranzo con Luigi Di Maio, Grillo risponde: «Siete dei congetturisti: una parte di responsabilità dell'ignoranza e della non conoscenza da parte di tantissime persone è vostra. Non siete dei media, siete dei mediocri: ci vedremo tra cinque anni e faremo il resoconto di quello che sarà successo».
Ennesimo attacco che innesca la replica della Fnsi. «Beppe Grillo ha perso l'occasione per tacere. Pur di evitare di rispondere a domande per lui scomode, ricorre alla scorciatoia più praticata dal Movimento 5 Stelle: l'insulto e la minaccia», rilevano il segretario generale Raffaele Lorusso e il presidente Giuseppe Giulietti.
«Nessun dubbio – proseguono – che in Italia ci sia molta ignoranza, a cominciare dalla classe politica a 5 Stelle. In questo caso, però, la stampa c'entra poco perché, considerati i toni da crociata che alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle utilizzano da sempre contro i giornalisti e i mezzi di informazione e i tentativi per colpire le voci delle minoranze e delle differenze e indebolire il pluralismo, è improbabile che abbiano mai aperto un giornale».