Questa mattina (10 novembre ndr), a Milano, oltre 200 giornalisti del settore periodici della Lombardia hanno partecipato a due grandi manifestazioni: una in via di Porta Nuova, sede della editrice Universo, l’altra in corso Magenta, sede della Cairo editore, a sostegno della piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale scaduto il 28 febbraio.
I colleghi dei periodici hanno voluto dire innanzitutto che la competizione fra editori non significa affatto competizione fra giornalisti. In corso Magenta, il presidente dell’Associazione Lombarda dei giornalisti, Giovanni Negri, insieme a Gabriella Piroli, Cdr Mondadori e Cristina Morini, Cdr Rcs-Periodici, ha conferito con il direttore della Cairo editore, dottor Giuseppe Ferrauto. Durante i colloqui, la delegazione ha espresso critiche sul modello organizzativo di un’azienda che disinvoltamente ha occupato il mercato dei periodici e che si appresta a editare un nuovo settimanale, anche approfittando dell’assenza nelle edicole di periodici femminili e familiari. La delegazione ha incalzato il direttore generale accertandosi che alla Cairo editore vengano rispettate le regole e applicato il Contratto nazionale dei giornalisti. Intanto l’editore Urbano Cairo discuteva con i numerosi colleghi che partecipavano alla manifestazione, rispondendo alle forti critiche che i giornalisti gli muovevano. Alla editrice Universo, invece, l’amministratore delegato Luigi Randello, autorevole esponente della Fieg, entrava in azienda dimostrando il suo proverbiale disprezzo nei confronti dei giornalisti che pacificamente gli porgevano il volantino che riassumeva le posizioni del sindacato. Oggi, a Milano, si sono tenute due straordinarie manifestazioni nelle quali i giornalisti dei periodici della Lombardia hanno voluto portare la loro solidarietà ai colleghi di testate in cui lo sciopero non ha e non può avere luogo e per dire agli editori che il sindacato intende difendere i diritti di tutti e il contratto nazionale di tutti i giornalisti. I colleghi delle testate dei periodici in sciopero hanno dimostrato la loro forza, la loro determinazione a sostegno della piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale scaduto il 28 febbraio, e la loro ferma protesta contro le posizioni della Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg) che pretende l’applicazione integrale della legge 30, piena libertà sui distacchi, il trasferimento di rami d’azienda o le cessioni, il lavoro in appalto, ovvero le misure più pericolose per la professione giornalistica e l’autonomia della categoria. Il Presidente Giovanni Negri Milano, 10 novembre 2005