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Vertenze 04 Set 2006

Assostampa di Basilicata: "La Gazzetta del Mezzogiorno finge di ignorare i numerosi problemi. Ci dica invece con chiarezza come intende risolverli"

L’Associazione della Stampa di Basilicata nell’esprimere solidarietà ai colleghi delle redazioni lucane della Gazzetta del Mezzogiorno impegnati in una difficile vertenza stigmatizza il comportamento di un’azienda che finge di ignorare i problemi trincerandosi dietro inutili formalismi

L’Associazione della Stampa di Basilicata nell’esprimere solidarietà ai colleghi delle redazioni lucane della Gazzetta del Mezzogiorno impegnati in una difficile vertenza stigmatizza il comportamento di un’azienda che finge di ignorare i problemi trincerandosi dietro inutili formalismi

L'aver posto il problema dell’accreditamento di un collega non contrattualizzato ma da anni impegnato nella stessa attività per conto della Gazzetta per seguire il Potenza Calcio e il campionato di serie C/2, impone di fare chiarezza su una serie di questioni già sottoposte all’azienda da oltre due anni da questo Sindacato e sulle quali non si sono avute risposte. E' il caso che l'Azienda dica con chiarezza: se anche gli altri colleghi non contrattualizzati che seguono eventi sportivi non potranno continuare a farlo usufruendo degli accrediti; se lo stesso vale anche per i colleghi che seguono gli spettacoli e gli eventi culturali in genere; se collaboratori non contrattualizzati possono continuare a seguire conferenze stampa, convegni e attività amministrativa a partire da quella della Regione Basilicata, a cui è invitata la Gazzetta del Mezzogiorno; se gli stessi colleghi possono continuare a curare e titolare le pagine; se i corrispondenti, anch’essi privi di contratto giornalistico, possano seguire eventi spostandosi in una serie di comuni oltre quello di residenza a cui è invitata la Gazzetta e seguire anche avvenimenti nella città di Potenza che la Redazione non riesce a coprire, sempre con una retribuzione di 5 euro a pezzo; se i colleghi contrattualizzati ex art. 36 debbano continuare a lavorare a tempo pieno senza ricevere il giusto inquadramento e la giusta retribuzione. se i colleghi ex art. 1 debbano continuare a lavorare ben oltre l’orario previsto e ben oltre l’arco di impegno giornaliero di 10 ore; se si possa continuare a sospendere riposi (e negarli ai 36 che, pur di fatto lavorando a tempo pieno, non hanno possibilità di recuperarli), rinviare ferie e chiedere sempre impegni straordinari. Tutte queste questioni sono note da tempo al Sindacato e al Comitato di Redazione, che hanno, fino a oggi pazientato e chiesto di pazientare ai colleghi nella speranza di aprire un dialogo a cui l’azienda si è sempre sottratta. Se l’azienda, o qualcuno nell’azienda, decide però di porre questioni formali non si può tollerare che se ne affrontino solo una parte, lasciando, così il dubbio che si tratti di scrupoli strumentali all’ottenimento di un obiettivo pianificato. Per questo L’Associazione della Stampa di Basilicata ribadisce la richiesta all’azienda di un confronto immediato che faccia chiarezza per una testata che il Sindacato considera proprio patrimonio, per la quale rinnova il proprio sostegno e la disponibilità, ma verso la quale non è disposto ad attendere oltre per una composizione delle questioni pendenti.

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