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Un momento del presidio per Federica Angeli
Un momento del presidio per Federica Angeli
Manifestazioni 18 Ott 2018

Associazione antimafia Noi, la Fnsi al sit-in: «Rafforzare la vigilanza per Federica Angeli e i suoi figli»

Al presidio organizzato davanti alla prefettura anche il presidente Giulietti. «La famiglia di Federica è la nostra famiglia e noi siamo qui per difendere la nostra famiglia», ha detto Massimiliano Vender, presidente dell'associazione.

La Federazione nazionale della Stampa italiana, che ha partecipato oggi al sit-in indetto a Roma dall'Associazione Antimafia Noi, condivide la richiesta di rafforzare la vigilanza disposta per Federica Angeli e di tutelare in modo particolare i suoi figli. «L'aggressività e le continue provocazioni messe in atto dal clan Spada meritano la nostra attenzione collettiva e l'illuminazione sistematica dei covi dai quali continuano a partire le minacce – commenta il sindacato –. Fnsi e Ordine nazionale dei giornalisti daranno il loro convinto appoggio e sostegno a tutte le iniziative che saranno promosse dal comitato Noi Antimafia e da tutte le associazioni che sono diventate "scorta civica" della libertà di informazione e del diritto ad essere informati».

Al presidio davanti alla prefettura, oltre al presidente Giulietti, erano presenti anche l'onorevole Luciano Nobili; Giovanni Zannola, consigliere al Comune di Roma; Agostino Biondo, dell'Associazione Mare Libero; Francesco Lorusso, presidente dell'Associazione di promozione sociale 'Raffaele Romano', i giornalisti della rete NoBavaglio.

La sindaca Virginia Raggi, ricordando l'iniziativa dell'associazione nel giorno dell'Unità nazionale che si è commemorato nella caserma della Finanza a Ostia, ha ribadito l'importanza di essere accanto a Federica Angeli in questa fase.

«La famiglia di Federica Angeli è la nostra famiglia e noi siamo qui per difendere la nostra famiglia», ha detto Massimiliano Vender, presidente di 'Noi'.

Al termine dei sit-in, una delegazione ha incontrato il capo di Gabinetto della prefettura di Roma, che ha confermato che è stata avviata l'istruttoria per la definizione delle misure di sicurezza da mettere in campo per proteggere Federica Angeli e la sua famiglia.

«Noi cittadini dobbiamo essere scudo di tutti quei giornalisti che tramite le loro inchieste donano a tutti noi un respiro di libertà. Liberi di essere informati. Nel giorno della condanna per mafia di Massimiliano Spada, Claudio Galatioto e Massimo Massimiani, possiamo ritenerci soddisfatti», ha commentato Vender.

@fnsisocial

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