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Un momento dell'iniziativa (Foto: Roberto Rinaldi via Facebook)
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Un momento dell'iniziativa (Foto: Roberto Rinaldi via Facebook)
Associazioni 21 Gen 2022

Articolo21 Veneto, premio nel nome dell'inclusione e dei diritti umani ai docenti Laura Nota e Marco Mascia

A introdurre i lavori, Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato giornalisti Veneto, e Mariangela Gritta Grainer, presidente del presidio regionale dell'associazione. Il presidente Giuseppe Giulietti ha ricordato «l'alleanza» fra l'Università  di Padova e la Fnsi, un «laboratorio che ha tutte le caratteristiche per essere riproposto su scala nazionale», ha ribadito.

Sindacato regionale dei giornalisti e Federazione nazionale della Stampa italiana accanto ad Articolo21 Veneto, che ha festeggiato i 20 anni di attività premiando i docenti dell'Università di Padova Laura Nota e Marco Mascia per l'impegno in favore dell'inclusione e diritti umani. La consegna dei riconoscimenti, nella sala dell'Archivio antico, a palazzo Bo, è avvenuta alla presenza della rettrice Daniela Mapelli, prima donna guidare l'Ateneo fra i più antichi al mondo, alla vigilia delle celebrazioni per gli 800 anni dalla fondazione.

A introdurre i lavori, Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato giornalisti Veneto, che ha ripercorso le tappe dell'alleanza fra Sgv, Fnsi, Articolo21 e Università di Padova nella consapevolezza che la battaglia per la libertà di informazione e di espressione è una battaglia per il lavoro dignitoso e non precario, sfruttato, sottopagato, per il contrasto alle disuguaglianze e all'ingiustizia, per il rispetto e la rivendicazione dei diritti umani e per la ricerca della verità contro la fake news intese come fabbriche e filiere del falso. «Il premio a Nota e Mascia – ha detto, fra l'altro – è un premio che va all'Università di Padova inclusiva per eccellenza e motore propulsore per la diffusione di una cultura che mette al centro la persona e i diritti umani».

A Padova, all'Università, è nato il primo Laboratorio in cui studiosi, docenti, ricercatori e giornalisti stanno collaborando con una visione di un futuro sostenibile in cui l'informazione diventi veicolo di inclusione sociale e di smascheramento della disinformazione, della mistificazione e della manipolazione della realtà. «Non è un caso che questa straordinaria esperienza – ha sottolineato Andolfatto – sia nata e stia crescendo a Padova. Al suo interno si sono sviluppate diverse iniziative, fra cui il corso di Alta formazione che verrà riproposto anche quest'anno, nell'ambito del protocollo siglato nel 2019 dall'allora rettore Rizzuto, che ringrazio per averci dato fiducia, e dal segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso. E presto pubblicheremo un libro, che segue "La passione per la verità", in cui si darà conto di come le intenzioni descritte nel primo volume sono state tradotte in azioni concrete».

Ha ampliato lo sguardo alle tematiche care ad Articolo21 Mariangela Gritta Grainer, presidente della sezione del Veneto, anche lei premiata dall'associazione qualche anno fa per la sua ininterrotta richiesta di verità e giustizia sull'omicidio di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin, che ha incentrato il suo intervento sul concetto di memoria.

«Da Padova è partita un'alleanza plurale nel segno della Costituzione e dell'inscindibilità di diritti sociali e civili», ha detto Giuseppe Giulietti. «Formazione e informazione hanno separato i loro destini con risultati disastrosi – ha rilevato il presidente della Fnsi, co-fondatore di Articolo 21 – questi cammini si devono ricongiungere e questo viaggio ripartito a Padova ci auguriamo possa continuare a e da Padova. Contrastare i virus è necessario, compresi quelli dell'esclusione e dell'oscurantismo».

Per Giulietti «il Laboratorio Padova ha tutte le caratteristiche per essere riproposto su scala nazionale mantenendo massima apertura al contributo di tutti. E non mi rivolgo solo all'Ordine nazionale dei giornalisti – ha aggiunto – con cui è già stata avviata una proficua collaborazione, ma anche a tutti coloro che si occupano di ricerca e rimozione delle barriere. Il corso di Alta Formazione dovrebbe essere inserito anche nel Pnrr che ha bisogno di mediatori sulla Rete, una nuova leva di studiosi in grado di usare il digitale, non per cogliere l'errore singolo più o meno doloso, che può accadere, ma le deliberate catene di falsificazione».

Una prospettiva accolta dalla rettrice Daniela Mapelli. «Siamo istituzione antica, ma assolutamente moderna e proiettata verso il futuro», ha rivendicato.

«Le parole hanno un peso, possono erigere muri o creare ponti e vanno usate per raccontare la verità. Far propria la cultura inclusiva significa prendere atto che non ci sono storie solo individuali, che gli altri hanno un peso e un ruolo significativo. Insieme si realizza una costruzione lenta, paziente, fiduciosa, solidale, oltre gli stereotipi e verso un orizzonte che tende a trasformare in meglio le nostre società», ha commentato la professoressa Laura Nota, nel ricevere la targa di Articolo21.

Temi toccati anche da Marco Mascia. «Le libertà di pensiero e di espressione – ha sottolineato – sono cruciali e richiamano alla responsabilità e alle misure positive per tutelarle, al di là delle frontiere e per tutti. Solo le azioni che metteremo in campo per garantire diritti umani e inclusione potranno promuovere la costruzione di una società in cui possano essere pienamente realizzati, avendo chiaro che l'incitamento alla guerra, alla violenza, alla discriminazione sono negazione di queste libertà fondamentali».

Fra i presenti anche l'assessora del Comune di Padova Marta Nalin; il segretario del Sindacato giornalisti del Trentino Alto Adige, Rocco Cerone, che ha ringraziato anche a nome del portavoce di Articolo21 della sua regione Roberto Rinaldi; Enrico Ferri, giornalista e docente del corso; Maurizio Paglialunga e Lino De Marchi, nell'ordine consiglieri nazionale e regionale dell'Ordine dei giornalisti. Le conclusioni sono state affidate a Roberto Reale, componente del comitato scientifico del corso di Alta formazione, giornalista e studioso.

@fnsisocial

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