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Fnsi 11 Feb 2005

APPELLO DEI GIORNALISTI PER LA LIBERAZIONE DI GIULIANA SGRENA Migliaia di adesioni a corteo nazionale da Biagi a Colombo In cinquecentomila alla manifestazione indetta da Il Manifesto in corso oggi a Roma

APPELLO DEI GIORNALISTI PER LA LIBERAZIONE DI GIULIANA SGRENAMigliaia di adesionia corteo nazionaleda Biagi a ColomboIn cinquecentomila alla manifestazioneindetta da Il Manifestoin corso oggi a Roma

APPELLO
DEI GIORNALISTI
PER LA LIBERAZIONE
DI GIULIANA SGRENA
Migliaia di adesioni
a corteo nazionale
da Biagi a Colombo

In cinquecentomila
alla manifestazione
indetta da Il Manifesto
in corso oggi a Roma

Sono, secondo gli organizzatori, almeno 500 mila le persone che partecipano al corteo per la liberazione di Giuliana Sgrena. La manifestazione è in corso a Roma e sta per raggiungere il Corco Massimo dove si concluderà con gli interventi e il concerto. Presente anche la Federazione nazionale della Stampa con il Segretario generale Paolo Serventi Longhi e numerosissimi giornalisti e dirigenti della Fnsi, dell'Usigrai, dell'Assostamopa romana e di altre associazioni regionali di stampa. Manifestazione per Giuliana Sgrena il 19 febbraio a Roma La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Quasi duemila giornalisti hanno sottoscritto l’appello per la liberazione di Giuliana Sgrena e per la partecipazione alla manifestazione indetta per domani a Roma dal Manifesto. Si tratta di una straordinaria testimonianza di solidarietà umana, ma anche di una precisa volontà di sostenere un giornalismo indipendente ed ostile ad ogni forma di condizionamento o di censura. Giuliana è il simbolo di una professione che rivendica il diritto di conoscere direttamente i fatti per raccontarli nella loro realtà ai cittadini. Un giornalismo che rischia consapevolmente, che deve agire nel massimo della sicurezza, ma anche con grande libertà. Per questo, molte colleghe e colleghi giornalisti parteciperanno alla manifestazione di domani. L’appuntamento è alle 13.30 in via delle Terme di Diocleziano dove, dietro ai giornalisti de Il Manifesto, vi saranno gli striscioni della Federazione Nazionale della Stampa, del Sindacato dei giornalisti della Rai (Usigrai), dell’Associazione della Stampa Romana, delle altre associazioni e dei gruppi di specializzazione”. IL PERCORSO L’appuntamento è alle 13,30 a piazza della Repubblica angolo via delle Terme di Diocleziano per dar vita ad un corteo che percorrerà via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via del Teatro Marcello, via Petroselli, piazza della Bocca della Verità, via dei Cerchi, via di San Gregorio, piazza di Porta Capena dove è prevista la manifestazione. Sono previsti gli interventi di Gabriele Polo, direttore de il manifesto, Giovanni Di Lorenzo, direttore di Die Zeit (la rivista a cui Giuliana collaborava) e Serge July, direttore di Liberation, il quotidiano di Florence Aubenas e di Paolo Serventi Longhi Segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana. La manifestazione verrà chiusa da un concerto al quale hanno, ad oggi, già dato la loro disponibilità vari musicisti e gruppi tra i quali: Caparezza, Assalti Frontali, Tetes di Bois, Richi Gianco e Maurizio Camardi, Enzo Avitabile, Folkabestia, Jamal Ouassini, Noureddine, Rashmi Bhat. Liberiamo Giuliana Sgrena Manifestazione sabato 19 febbraio a Roma CHIEDIAMO A TUTTI I COLLEGHI DI SOTTOSCRIVERE IL SEGUENTE APPELLO: “Non avrebbe voluto essere un simbolo, e invece lo è diventata. Non avrebbe voluto mai più vedere una guerra, e invece la guerra le è piombata addosso. Giuliana Sgrena, “inviata di pace” per scelta e per cultura mostra, con la qualità del suo impegno, come è possibile capire e interpretare, raccontare con onestà ma al tempo stesso lottare con convinzione, attraverso la parola scritta, contro un insopportabile orrore. Per questo salvare Giuliana, salvare la collega di Libération, Florence Aubenas, scomparsa a Bagdad deve riguardare tutti. Non è questo il momento delle divisioni e delle polemiche. Anche avendo idee diverse da Giuliana, dobbiamo tutti partecipare alla mobilitazione per salvarla. Rifiutiamo la logica della paura, dell'intimidazione, della censura, dell'autocensura, della propaganda. I giornalisti “embedded”, arruolati, raccontano inevitabilmente solo una parte della verità. Giuliana non lo è, e ha rischiato. Giuliana è una giornalista attenta e consapevole ed è una donna coraggiosa. Come tante colleghe e tanti colleghi. Giuliana ci manda un messaggio: l'informazione resti in Iraq, per raccontare e capire. Ne vale la pena, i cittadini vogliono conoscere. La libertà di fare informazione dalle zone di crisi, di guerra, sarebbe negata se venisse approvata anche dalla Camera, dopo il Senato, la riforma del Codice militare di pace, legge che prevede sanzioni penali e anche il carcere per i giornalisti che fanno informazione sulle missioni cosiddette "di pace" rivelando notizie non approvate dai comandi militari. Sono queste le buone ragioni per le quali è importante esserci tutti, il 19 a Roma, alla manifestazione indetta dal manifesto”. Inviate le vostre adesioni a segrefnsi1@tin.it Il Segretario generale della Federazione nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Proporrò alla Giunta della Federazione della Stampa e al Comitato per la Libertà e il Diritto all’Informazione di aderire e partecipare alla manifestazione per la liberazione di Giuliana Sgrena proposta dalle colleghe e dai colleghi de “Il Manifesto” per il 19 febbraio. I giornalisti italiani e le loro organizzazioni rappresentative sono impegnati in queste ore in una straordinaria mobilitazione per creare le condizioni utili all’immediato rilascio di Giuliana. Mi sembra importante partecipare, con i nostri simboli e con i nostri contenuti, alle iniziative pubbliche che, sostenendo Giuliana, si prefiggano lo scopo di promuovere la pace. La Fnsi e le Associazioni regionali di stampa hanno partecipato a molte manifestazioni in tutta Italia e stanno organizzando iniziative autonome dei giornalisti per i prossimi giorni. Mi sembra importante che, mentre si estende la mobilitazione in Italia e all’estero, personalità come Pier Ferdinando Casini e Romano Prodi, oltre a numerosi altri esponenti politici e sindacali, si siano recati nella sede de “Il Manifesto” ad esprimere la loro solidarietà per Giuliana. Le differenze di opinione non possono in questo momento impedire che si realizzi nel nostro Paese una grande unità attorno alla mobilitazione per Giuliana.” Sono gia' centinaia le adesioni - da Enzo Biagi a Furio Colombo, a Giorgio Bocca - all'appello lanciato dalla Federazione nazionale della stampa per chiedere la liberazione di Giuliana Sgrena, rapita in Iraq, e sollecitare la partecipazione alla manifestazione prevista per il 19 febbraio a Roma. Altre firme - sottolinea la Fnsi - continuano ad arrivare via e-mail e via fax. (ANSA)

@fnsisocial

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