CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Appuntamenti 11 Gen 2012

Appello a riaprire la trattativa e riavviare il dialogo con i lavoratori e i giornalisti di Liberazione"

Riaprire la trattativa, riavviare il dialogo con i lavoratori e le lavoratrici di Liberazione, in una battuta: far sì che l'editore "ripensi" a tutto il suo operato. Sono gli appelli lanciati nel corso del conferenza stampa alla Camera dei deputati indetta dai giornalisti e poligrafici di Liberazione. Una conferenza ha visto, tra gli altri, la presenza di Giovanni Rossi, Segretario generale aggiunto della Fnsi, di Beppe Giulietti, Vincenzo Vita, Marco Cestaro (Slc Cgil) e i tanti cdr, tra cui L'Unità ed il Manifesto, che sono tornati a portare la loro solidarietà al quotidiano.

Riaprire la trattativa, riavviare il dialogo con i lavoratori e le lavoratrici di Liberazione, in una battuta: far sì che l'editore "ripensi" a tutto il suo operato. Sono gli appelli lanciati nel corso del conferenza stampa alla Camera dei deputati indetta dai giornalisti e poligrafici di Liberazione. Una conferenza ha visto, tra gli altri, la presenza di Giovanni Rossi, Segretario generale aggiunto della Fnsi, di Beppe Giulietti, Vincenzo Vita, Marco Cestaro (Slc Cgil) e i tanti cdr, tra cui L'Unità ed il Manifesto, che sono tornati a portare la loro solidarietà al quotidiano.

“La situazione - ha detto Rossi - è particolarmente difficile su tutto il territorio nazionale e de cine e decine di testate stanno soffrendo i drastici tagli che sono stati apportati al fondo editoria. La Fnsi sta facendo di tutto per invertire questa rotta e speriamo che con il prossimo sottosegretario che prenderà il posto del dimissionario Malinconico si possa riprendere dagli spiragli emersi in queste settimane partendo dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Napolitano, e del presidente del Consiglio, Monti, nella conferenza stampa di fine anno”. I tempi stringono, anzi: "Non c'è più tempo", ha ribadito Beppe Giulietti. Anche le dimissioni di Malinconico rappresentano un ulteriore problema, che si aggiunge agli altri, alla possibilità di ripristinare i fondi, già tagliati, all'editoria. E "Liberazione" - conferma ancora Vita - rappresenta in questo momento cruciale per il settore, una vera e propria "vertenza simbolo". "Ne seguiranno altre - avverte -, a scadenza ritmata. Per questo - aggiunge - avvertiamo ancora il Governo di fare presto. Di ripristinare subito il fondo. Di individuare i criteri per la riforma. Perché non trovare i finanziamenti per Liberazione e per questo settore - ribadisce - è solo un atto di volontà politica". La copertina di Liberazione con un F35 in prima rappresenta un po' il nodo della questione: "Per questi aerei si sono trovati più di 100 miliardi, si può davvero credere che i tecnici del Bilancio non riescano a spostare 90 milioni di euro per l'editoria?. Bastano cinque minuti se lo si vuole". La questione è ancora più complessa se si considera - riflette Cestaro - che "si è di fronte ad un momento epocale per l'editoria con il passaggio digitale dell'informazione che coinvolge tutti: giornalisti e poligrafici. Per questo occorre subito indire una conferenza di tutti gli esperti per capire come affrontare questa materia". E Vita avverte: "Questo per il Governo, e per me rappresenta il "vero" banco di prova. Non alzerei la mano, in caso contrario". Santoro, Floris dove sono? Si chiedono ancora Giulietti e Vita. "Forse non hanno compreso che non è solo Liberazione a rischio. Che il problema è molto molto più ampio e grave". Carla Cotti e Andrea Galli, rispettivamente del Cdr e della Rsu di Liberazione, precisano che, dopo la conferenza, ci sarà un nuovo incontro con l'editore. L'auspicio è che per tutti ci siano novità positive. "Liberazione non può chiudere", concludono. La speranza è che questo non accada. 

VIDEO DELLA CONFERENZA DI LIBERAZIONE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

 

RIFONDAZIONE COMUNISTA, EDITORE DEL QUOTIDIANO RINUNCIA AL CONTRIBUTO PUBBLICO ALL’EDITORIA?

L’immobilismo dell’azienda editrice M.R.C. mette in discussione la maturazione dei requisiti per ottenere i contributi pubblici per l’editoria. Solo attraverso il senso di responsabilità dei colleghi della redazione, che in questi giorni stanno lavorando per l’edizione on line del quotidiano, si potranno avere sviluppi meno drammatici aprendo spiragli per la testata.
Tra l’altro se Liberazione, testata storica della sinistra italiana, non tornerà in edicola entro il 13 gennaio, in base alla legislazione vigente, potrebbe perdere il diritto al finanziamento pubblico. Ma a viale del Policlinico non c’è traccia di ripresa dei rapporti con le tipografie e la distribuzione e tutti i dipendenti sono in ferie coatte. La scelta di sospendere le pubblicazioni cartacee “al buio” dal 1° gennaio corre il rischio di compromettere irreparabilmente il futuro della testata e i posti
di lavoro di giornalisti e poligrafici.
Alla conferenza stampa di Cdr e Rsu hanno assicurato la loro presenza il senatore Vincenzo Vita, il segretario nazionale della Slc-Cgil Massimo Cestaro, il segretario generale aggiunto della Fnsi Giovanni Rossi, Luigi Ronsisvalle, Giunta Esecutiva Fnsi, Paolo Butturini, segretario di Stampa Romana, Cdr e Rsu di altre testate a rischio.

VIDEO DEL BLITZ DELLA BEFANA DI LIBERAZIONE

@fnsisocial

Articoli correlati