“Giornalisti in Sicilia: il percorso delle sfide sindacali. Un sindacato più forte per una professione che cambia”. Questo il tema del XXXI congresso regionale dell’Associazione siciliana della stampa, riunito dal 22 pomeriggio a Terme Vigliatore (Messina). I Lavori, presieduti da Giorgio Di Nuovo, presenti, tra gli altri, il presidente e il segretario della Federazione nazionale della stampa italiana Roberto Natale e Franco Siddi, sono stati aperti dalla relazione del segretario regionale uscente Alberto Cicero che ha delineato la situazione giornalistica. .
“La sfida dei giornalisti è contro coloro che vogliono demolire la professione, a chi ci ritiene superflui o addirittura fastidiosi”, ha detto Cicero che ha trattato le varie emergenze: dalla crisi delle aziende editoriali, carta stampata e televisioni, in primo luogo, alle vertenze sugli uffici stampa negli Enti locali, dai nuovi giornalismi (on line e altro) alla realtà dei “giornalisti invisibili”.
La relazione, che non è stata solo il consuntivo dei tre anni di attività trascorsi dal precedente congresso di Capo d’Orlano, ha ipotizzato anche gli scenari futuri. I temi della relazione di Cicero sono stati ripresi e condivisi da Roberto Natale, presidente della FNSI.
I lavori proseguiranno con gli interventi previsti, tra gli altri, dei vertici della Casagit e dell’INPGI; di Daniela Stigliano, vice segretario nazionale della FNSI, Dipartimento lavoro autonomo, e di Caterina Chinnici, assessore regionale alle Autonomie locali.
23 febbraio 2010
Terme Vigliatore (Messina) - XXXI Congresso regionale dell’Assostampa
Sono entrati nel vivo i lavori del XXXI congresso regionale dell’Associazione siciliana della stampa, a Terme Vigliatore.
Daniele Cerrato, presidente della Casagit, ha sottolineato il positivo risultato del Bilancio 2009 chiuso in attivo, grazie ad una attenta manovra di riordino che, pur non essendo di “lacrime e sangue”, ha tenuto conto del minor numero di iscritti verificatosi nell’ultimo anno e che, senza un’inversione di tendenza, si registrerà anche nei prossimi anni.
Cerrato, tra l’altro, ha rimarcato l’esistenza sempre più crescente di “giornalisti invisibili”, cioè privi di qualsiasi garanzia professionale, sindacale e previdenziale.
Intenso, ricco di contributi il dibattito che ne è scaturito, con la partecipazione di numerosi colleghi, protagonisti dei più diversi modi di fare giornalismo, delle sempre più diffuse difficoltà di ottenere l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico, che hanno evidenziato il crescente sottobosco di abusivismo e precariato.
Leone Zingales, presidente regionale dell’Unione cronisti, ha ampliato l’orizzonte parlando della difficoltà della categoria costretta a subire i periodici attacchi alla libertà di stampa e al diritto di cronaca, dai governi nazionali che si succedono, dal d.d.l. Mastella a d.d.l. Alfano sulla regolamentazione delle intercettazioni telefoniche.
Nel corso dei lavori il presidente del congresso Giorgio Di Nuovo ha ricordato i giornalisti siciliani recentemente scomparsi, tra questi Bent Parodi, già presidente dell’Ordine, e Igor Man.
I lavori proseguiranno con gli interventi previsti, tra gli altri, del presidente dell’ Ordine di Sicilia, Franco Nicastro, dei vertici dell’INPGI; di Daniela Stigliano, vice segretario nazionale della FNSI, Dipartimento lavoro autonomo, e di Caterina Chinnici, assessore regionale alle Autonomie locali.
23 febbraio 2010