CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Authority 15 Lug 2014

Agcom, prosegue la contrazione del settore: -9% nel 2013 Siddi: la relazione di Cardani molto prudente sull'informazione

Prosegue la contrazione del settore dei servizi di comunicazione (tlc, radio, tv, poste, editoria e internet), i cui ricavi nel 2013 sono scesi a 56,1 miliardi, in calo del 9% sul 2012. È quanto rileva l'Autorità per le tlc nella Relazione annuale, ricordando che, oltre alla crisi, pesa il calo dei prezzi, in picchiata del 44% negli ultimi 15 anni.

Prosegue la contrazione del settore dei servizi di comunicazione (tlc, radio, tv, poste, editoria e internet), i cui ricavi nel 2013 sono scesi a 56,1 miliardi, in calo del 9% sul 2012. È quanto rileva l'Autorità per le tlc nella Relazione annuale, ricordando che, oltre alla crisi, pesa il calo dei prezzi, in picchiata del 44% negli ultimi 15 anni.

SIDDI: LA RELAZIONE DI CARDANI MOLTO PRRUDENTE SULL'INFORMAZIONE

E' stata una relazione molto prudente. I punti caldi dell'editoria e dell'informazione sono stati solo accennati. Nessuno mette in discussione la tensione verso il pluralismo e un sistema equilibrato, ma mancano indicazioni forti per il rinnovamento". Cosi' il segretario Fnsi, Franco Siddi, a margine della relazione del presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, aggiungendo che "d'altra parte sui nuovi sistemi l'attenzione e' puntuale". "Non c'e' dubbio che Boldrini abbia sollecitato ad un'attenzione su temi come la par condicio in un'ottica non circoscritta - ha aggiunto -. L'esigenza di equilibrio richiede una rimeditazione che non puo' essere disgiunta dalla riforma de conflitto di interessi e della Legge Gasparri".(ANSA 15 luglio 2014).

EDITORIA: LOTTI, DATI PREOCCUPANTI MA FONDO PROMUOVE OCCUPAZIONE

"I dati sull'editoria che emergono dalla relazione Agcom sono preoccupanti. Siamo tutti consapevoli che il settore ormai da tempo soffre una crisi che pone delle difficoltà oggettive al sistema nel suo complesso; tuttavia, eravamo a conoscenza della situazione ed è su questa base che abbiamo costruito il decreto sul Fondo straordinario per l'editoria". Lo afferma Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria.
"Leggo purtroppo in queste ore ricostruzioni molto fantasiose ed errate, anche – osserva ancora Lotti - dal punto di vista squisitamente tecnico: si tratta invero di un provvedimento articolato e con caratteristiche assolutamente innovative, che vanno tutte nella direzione di creare nuova occupazione. Perché la crisi di questo settore si combatte anche favorendo l'ingresso di nuova forza lavoro, magari proprio di quei giornalisti che fino ad oggi non hanno avuto l'opportunità di una stabilizzazione".
"Ecco perché nel decreto sul Fondo, da una parte, si dice chiaramente che ogni tre prepensionamenti c'è obbligo di una assunzione a tempo indeterminato e, dall'altra, si vieta al giornalista prepensionato con i contributi pubblici di continuare a lavorare con la stessa testata attraverso un contratto di collaborazione: due novità queste - sottolinea - che vanno proprio nella direzione della creazione di nuovi posti di lavoro stabili".
Inoltre, prosegue il sottosegretario, "il decreto stabilisce sgravi fiscali al 100% per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e al 50% per quelle a tempo determinato, prevedendo ulteriori incentivi per la trasformazione da determinato a indeterminato. Ed è previsto anche l'obbligo di trasformare il 20% dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Nel decreto, infine, ci sono altri interventi per gli ammortizzatori sociali (ma solo se cofinanziati dagli editori) e incentivi per le innovazioni tecnologiche e le start up", conclude Lotti. (ROMA, 15 LUGLIO - AGI)

AGCOM, PROSEGUE LA CONTRAZIONE DEL SETTORE: -9% NEL 2013

Prosegue la contrazione del settore dei servizi di comunicazione (tlc, radio, tv, poste, editoria e internet), i cui ricavi nel 2013 sono scesi a 56,1 miliardi, in calo del 9% sul 2012. È quanto rileva l'Autorità per le tlc nella Relazione annuale, ricordando che, oltre alla crisi, pesa il calo dei prezzi, in picchiata del 44% negli ultimi 15 anni. (ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

EDITORIA: AGCOM, RICAVI A PICCO, PERSI 700 MLN

L'editoria, quotidiana e periodica, ha perso nel 2013 quasi 700 mln di ricavi. Il fatturato dei quotidiani è sceso del 7%, quello dei periodici il 17,2%. È quanto emerge dalla Relazione Agcom. I ricavi dei quotidiani passano da 2,5 mld del 2012 a 2,3 mld del 2013. I periodici da 2,8 mld a 2,3 mld.
Il fatturato dei quotidiani è ormai lontano dai 3,1 miliardi del 2009: nel 2012 restano stabili i ricavi da vendita di copie (-0,48% a quota 1 miliardo 162 milioni), a pesare è il calo della pubblicità (-13,17% a quota 983 milioni). I ricavi da collaterali perdono il 16,53%, ora a quota 107 milioni.
Per quanto riguarda i periodici dal 2010 è andato in fumo oltre un miliardo di ricavi (da 3,4 miliardi a 2,3 miliardi).
L'anno scorso i ricavi da vendita di copie sono scesi del 13% (1,6 miliardi a 1,4 miliardi), la pubblicità del 24,1% (da 1 miliardo a 766 milioni), i collaterali del 21,3% (da 167 a 131 milioni). (ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

PUBBLICITÀ: AGCOM, CROLLANO RICAVI, GIÙ ANCHE WEB

Anno nero, il 2013, per la pubblicità: il calo dei ricavi complessivi rispetto all'anno precedente è stato del 10,9%, da 8,3 miliardi a 7,4 miliardi.
Crollano periodici (-24,1%) e quotidiani (-13,2%), ma vanno male anche tv (-10,1%) e cinema (-7%). La radio perde il 6,4%. Scende per il primo anno anche Internet (-2,5%).
Per quanto riguarda l'incidenza sul mercato complessivo - secondo il quadro che emerge dalla Relazione annuale dell'Agcom al Parlamento - la tv è largamente in vetta con il 43,7% (i ricavi sono 3 miliardi 257 milioni).
Aumenta il peso di Internet, ora al 19,7% (1 miliardo 465 milioni), i quotidiani sono al 13,2% (983 milioni). (ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

TV: SKY RESTA REGINA RICAVI, RAI SORPASSA MEDIASET

Sky resta regina dei ricavi tv in Italia nel 2013, la Rai perde meno dei concorrenti ed è ora seconda, sorpassando Mediaset. È quanto emerge dalla Relazione annuale dell'Agcom al Parlamento. Lo scorso anno il gruppo 21st Century Fox/Sky Italia ha rastrellato 2,6 mld (-3,5% rispetto al 2012), la Rai 2,3 mld (-1,6%), Mediaset 2,2 mld (-8,2%).
A pesare sui ricavi Mediaset è la pubblicità scesa a quota 1 miliardo 730 milioni da 1 miliardo e 966 milioni del 2012, mentre è cresciuta l'offerta a pagamento da 520 milioni a 550 milioni. La Rai ha visto invece crescere leggermente le risorse legate al canone da 1 miliardo 647 milioni a 1 miliardo 654 milioni e scendere quelle della pubblicità da 683 milioni a 632 milioni. Sky registra un calo delle entrate da pay (da 2 miliardi 435 milioni a 2 miliardi 395 milioni) e della pubblicità (da 265 milioni a 210 milioni).
Seguono a grande distanza Cairo Communication, proprietario di La7, a quota 136 milioni, e Discovery a quota 125 milioni.
Per quanto riguarda le quote di mercato della tv gratuita, la Rai sale al 49,4%, mentre Mediaset scende al 35,1%. Nella tv a pagamento, invece, Sky Italia detiene il 77,8% del mercato e Mediaset il 19,1%.
Gli ascolti di Rai e Mediaset - emerge ancora dalla Relazione - vedono sempre più ridursi il distacco dalla quota di ascolti degli altri operatori tv considerati nel loro insieme. (ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

TV: AGCOM, CONTINUA CALO RICAVI, SI DIFENDE LA PAY

Ancora giù i ricavi del settore televisivo. L'anno scorso sono calati del 4,4%, passando dagli 8 miliardi e 387 milioni del 2012 agli 8 miliardi e 21 milioni del 2013. È quanto emerge dalla Relazione annuale dell'Agcom. Il trend negativo è iniziato nel 2011. In particolare la tv gratuita ha rastrellato 4 miliardi e 694 milioni, con un calo del 6% rispetto al 2012 dovuto in particolare al crollo della pubblicità. Meno accentuata la riduzione dei ricavi delle tv a pagamento, ora a quota 3 miliardi 325 milioni (-2%).(ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

TV: CARDANI, LEGGE PAR CONDICIO INADEGUATA, CAMERE AGISCANO

La legge sulla par condicio "denuncia sempre maggiori ed evidenti criticità applicative, specie nei periodi elettorali, rispetto alle quali è certamente auspicabile un nuovo intervento del legislatore che possa coniugare la irrinunciabile esigenza di assicurare una efficace tutela del pluralismo informativo, con l'evoluzione del panorama mediatico e politico". Così il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, alla Relazione annuale in Parlamento.
Cardani ha ricordato che "l'Autorità, alla fine del 2013, ha avviato un processo di revisione della disciplina attuativa della legge medesima per il periodo non elettorale al fine di tenere conto dei cambiamenti intervenuti nelle modalità di fruizione del mezzo radiotelevisivo e nei format dei programmi".
Il presidente Agcom ha quindi sottolineato che "la comunicazione politica, genere sul quale il legislatore del 2000 aveva costruito il "baricentro" della par condicio, rappresenta in effetti un veicolo di informazione ormai superato: i dati di ascolto evidenziano una scarsa attenzione del pubblico verso questa tipologia di programmi". "Di contro - ha proseguito -, cresciuta l'attenzione per i telegiornali e per i programmi di approfondimento che, prendendo le mosse da fatti di attualità, sono realizzati con format nuovi che attraggono l'interesse del pubblico per il tipo di confronto proposto".
"I compiti di vigilanza di cui l'Autorità è investita – ha aggiunto Cardani - sono divenuti, inoltre, via via più complessi in ragione, da un lato, dell'evoluzione delle modalità di fruizione del contenuto radiotelevisivo, e dall'altro, della "incontrollabile" frammentazione partitica, ben lontana dal bipolarismo che aveva ispirato la disciplina del 2000".
"Il mutamento di scenario cui ho fatto cenno - ha concluso - richiede una profonda riflessione del legislatore, volta ad adeguare l'impianto normativo al nuovo quadro mediatico e politico di riferimento. In questo senso, procederemo quanto prima ad inviare una segnalazione al Governo evidenziando gli specifici profili di criticità della disciplina vigente".(ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

INTERNET: CARDANI, SERVE RIFLESSIONE SU 'REGOLAZIONE 2.0'
NUOVE NORME SU OVER THE TOP E BIG DATA

È necessaria una riflessione "sulla nuova stagione della 'regolazione 2.0'", in materia di nuovi servizi Internet, ruolo degli Over the top, "Internet delle cose, Big e Open Data". È la richiesta arrivata dal presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, nel corso della Relazione annuale.
Cardani ha spiegato che "occorre interrogarsi sull'eventuale cambiamento dell'approccio regolamentare" per cogliere "l'effettiva portata dell'ingresso degli Over The Top sui mercati delle telecomunicazioni, oltre che su quelli dei media" ed ha ricordato che "da più parti, in sede internazionale e nazionale, viene con sempre più forza la richiesta di stabilire una parità di obblighi tra i diversi soggetti attivi dal lato dell'offerta".
"Ad ogni modo - ha aggiunto -, le autorità di regolazione hanno di fronte la sfida di analizzare e definire quali siano le questioni, le competenze e gli strumenti posti dalla regolazione di internet o meglio, delle diverse articolazioni cui essa dà luogo: oltre alla disciplina del diritto d'autore online, si pongono temi di enorme rilievo, quali ad esempio, come accennato, la tutela dei minori, la sicurezza delle reti, il pluralismo dell'informazione, l'eventuale disciplina della net neutrality, la regolazione delle piattaforme e dei servizi machine to machine, delle piattaforme che utilizzano le apps, o, più ampiamente, della cosiddetta internet delle cose".(ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

CARDANI, SU FREQUENZE SERVE VISIONE STRATEGICA
TENUTO CONTO ANCHE DEI CRESCENTI FABBISOGNI BANDA LARGA MOBILE

"Serve una visione strategica, e quindi di lungo periodo, in materia di politiche dello spettro radio, tenuto conto anche dei crescenti fabbisogni della banda larga mobile per sostenere lo sviluppo della cosiddetta "internet delle cose" e delle applicazioni machine to machine". Così il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani. "È chiaro, d'altro canto - ha aggiunto -, che questa strategia non può essere strettamente nazionale". (ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

INTERNET: CARDANI, BENE PRIMO BILANCIO REGOLAMENTO COPYRIGHT

A tre mesi dall'entrata in vigore del Regolamento per la tutela del diritto d'autore online, "i primi risultati mostrano come l'Autorità stia effettivamente perseguendo l'obiettivo virtuoso che si era prefissata nell'affrontare il delicato tema della tutela del diritto d'autore online". Lo ha detto il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, alla Relazione annuale.
"Numerose procedure avviate, infatti - ha aggiunto -, si sono concluse con l'adeguamento spontaneo di uploader, provider e gestori di siti internet alle richieste dell'Autorità, mostrando una risposta positiva della rete alle attività di contrasto alla pirateria, a riprova dell'efficacia del sistema introdotto.
L'intervento dell'Autorità si fonda, peraltro, sulla convinzione che la lotta alla pirateria non possa limitarsi solo all'opera di contrasto, ma debba essere accompagnata da una serie di azioni positive volte a creare una cultura della legalità nella fruizione dei contenuti". (ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

CARDANI, SU TV, RAI E EDITORIA SFORZO NORMATIVA CONVERGENTE

"Sappiamo che tre progetti impegneranno il legislatore: la riforma del sistema radiotelevisivo e del servizio pubblico; la natura e la governance della Rai; il ripensamento del modello di sostegno e promozione dei contenuti di informazione e comunicazione del settore dell'editoria. Mi preme sottolineare come tutte queste riforme siano figlie di un cambiamento comune, quello dell'informazione e comunicazione digitale, che richiede uno sforzo verso la convergenza normativa". Lo ha sottolineato il presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani, nella Relazione annuale al Parlamento, aggiungendo che tale sforzo deve avvenire "nel riconoscimento del principio di neutralità delle reti" e non deve tralasciare "le necessarie garanzie del pluralismo, dell'interesse generale e della risposta a bisogni fondamentali dei cittadini nella fruizione dei contenuti".
"Un'Autorità convergente - ha affermato - che il legislatore lungimirante aveva già ritenuto tale nel 1997 può fornire a tali riforme un apporto fondamentale". (ROMA, 15 LUGLIO - ANSA)

AGCOM: ART.21, SPARITI CONFLITTO INTERESSI E ANTITRUST?

"La relazione al Parlamento dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni si segnala per ciò che non c'è, piuttosto che per quello che si evince dall'ascolto e dalla lettura. In soffitta sono finiti il conflitto di interessi e l'antitrust radiotelevisivo. Sono temi maledetti? Non se ne può parlare? Vige sempre la pax mediatica? Siamo colpiti, poi, dalla curiosa parte sulla par condicio, di cui si invoca il superamento normativo, forse sottovalutando la priorità per l'Agcom di fare rispettare la legge vigente". Lo afferma Articolo21 in un nota
di Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita. http://www.articolo21.org/

 

@fnsisocial

Articoli correlati