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Fnsi 28 Lug 2004

Aeranti-Corallo protesta per misure di sostegno tv locali

Aeranti-Corallo protesta per misure di sostegno tv locali

Aeranti-Corallo protesta per misure di sostegno tv locali

Misure di sostegno per le tv locali: non è certamente sufficiente aver ridotto il taglio operato dal dl 169/2004. E’ infatti necessario che il nuovo regolamento per la ripartizione di tali misure di sostegno venga approvato senza modifiche al più presto. Il ministro Gasparri deve sostenere fino in fondo il proprio schema di regolamento Il maxiemendamento al DL 169/2004 presentato dal Governo alla Camera ha ridotto da 37,17 milioni di euro a 18,59 milioni di euro il taglio delle misure di sostegno per le emittenti locali per l’anno 2004. Inoltre le Commissioni Riunite VII e IX della Camera e la Commissione VIII del Senato esprimeranno nei prossimi giorni il parere di legge sullo schema del nuovo regolamento per la ripartizione delle misure di sostegno per le tv locali. Al riguardo l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO (che rappresenta oltre 1.000 imprese radiofoniche e televisive locali), ha dichiarato: “Prendiamo atto che la protesta degli editori televisivi locali ha comportato una riduzione del taglio della copertura finanziaria delle misure di sostegno per il 2004; ciò tuttavia non può essere motivo di particolare soddisfazione, posto che il taglio, sebbene ridotto, è comunque rimasto. E’ ora necessario però – ha aggiunto Rossignoli - che venga emanato al più presto il nuovo regolamento per la ripartizione delle misure di sostegno tra le diverse tv locali. Sul punto AERANTI-CORALLO evidenzia la forte preoccupazione delle emittenti per le ipotesi di modifica allo schema di regolamento formulate dal relatore della VII Commissione della Camera On. Butti (AN) e dal relatore della VIII Commissione del Senato Sen. Pessina (Forza Italia). AERANTI-CORALLO, nell’evidenziare che il Regolamento debba essere necessariamente improntato a sostenere l’intero comparto, favorendo il pluralismo nel settore e valorizzando in primo luogo l’autoproduzione dei programmi informativi locali, la qualità della programmazione e l’occupazione nel settore, chiede al Ministro delle Comunicazioni Gasparri di sostenere fino in fondo il proprio schema di regolamento, sollecitando il ritiro delle proposte di modifica allo stesso. L’eventuale modifica dello schema di regolamento – ha concluso Rossignoli - sarebbe estremamente nocivo per il comparto (proprio nel momento in cui lo stesso è impegnato negli investimenti per la transizione al digitale) e motivo di profonda delusione rispetto alla politica governativa in materia.”

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