Accordo raggiunto alla Hachette-Rusconi. Cigs per 21 colleghi, con un meccanismo di interventi per il loro reinserimento nel gruppo
L'Associazione lombarda dei giornalisti comunica che mercoledì mattina, 9 febbraio, nella sede Fieg di Milano, è stato siglato l'accordo per risolvere l'emergenza occupazionale in Hachette-Rusconi determinata dalla decisione dell'azienda di chiudere quattro testate: Donna, Vitality, Il nostro budget e Photo. Dopo quasi due mesi di trattative, l'intesa raggiunta tra il Cdr di Hachette-Rusconi, affiancato da l’ Associazione Lombarda dei Giornalisti e Fnsi, e la casa editrice, assistita dalla Fieg, prevede l'apertura dall'1 marzo della cassa integrazione per 21 giornalisti, rispetto ai 33 previsti dall'azienda, e un meccanismo articolato di interventi per garantire il reinserimento dei colleghi nelle altre testate del gruppo Hachette-Rusconi. Le misure definite nell'accordo partono dal blocco del turn-over, che impone all'azienda di richiamare i giornalisti in cigs per qualsiasi esigenza occupazionale, e prevedono, tra le altre cose: incentivi per i colleghi con i requisiti per accedere alla pensione di anzianità o di vecchiaia e loro automatica sostituzione con giornalisti in cigs; possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a parziale, oppure da articolo 1 ad articolo 2, con conseguente riassorbimento dei colleghi in cigs; sostituzione temporanea con giornalisti in cigs per assenza per maternità o per lo smaltimento di ferie arretrate; sospensione dell'esclusiva per i colleghi in cigs, che potranno così collaborare con giornali esterni al gruppo Hachette-Rusconi; un'integrazione economica per i giornalisti che dovessero restare in cigs per più di 6 mesi. L'Associazione Lombarda dei Giornalisti esprime forte solidarietà ai 21 colleghi che entreranno in cassa integrazione, ma si dice altresì convinta che il meccanismo di interventi concordati con l'Hachette-Rusconi sarà capace di garantire, con l'impegno e la determinazione di tutti, dal sindacato ai singoli colleghi, così come dell'azienda e dei direttori di testata, il rapido riassorbimento all'interno del gruppo di tutti i giornalisti collocati in cigs.