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Dominique Pradalié, nuova presidente della Ifj
Dominique Pradalié, nuova presidente della Ifj (Foto: @IFJGlobal)
Un momento dei lavori del 31° Congresso Ifj
L'esultanza di Nasser Abu Bakr
Un momento dell'intervento di Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi
Un momento dell'intervento di Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi
La nuova presidente della Ifj, Dominique Pradalié
Un momento dei lavori del 31° Congresso Ifj
Internazionale 02 Giu 2022

31° Congresso, la francese Dominique Pradalié nuova presidente della Ifj

Sarà  affiancata nei prossimi 4 anni dalla vicepresidente esecutiva Zuliana Lainez (Perù), dal palestinese Nasser Abu Bakr, da Sabina Inderjit, rappresentante dei giornalisti indiani e da Jim Boumelha, confermato tesoriere. Nella seconda giornata di lavori, in Oman, ospite la legale di Julian Assange, Jennifer Robinson. «L'estradizione sarebbe la negazione del diritto a essere informati», ha ribadito.

È la francese Dominique Pradalié la nuova presidente della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj). Riceve il testimone dal collega marocchino Younes Mjahed. Pradalié fa parte del sindacato giornalisti francese e sarà affiancata in questi quattro anni di lavoro da un board composto dalla vicepresidente esecutiva Zuliana Lainez (Perù), da Nasser Abu Bakr del Sindacato giornalisti della Palestina e da Sabina Inderjit, rappresentante dei giornalisti indiani. A completare il quadro è Jim Boumelha, confermato tesoriere del Sindacato mondiale dei giornalisti, giovedì 2 giugno 2022, nel corso dei lavori del 31° Congresso in corso in Oman.

La seconda giornata del Congresso ha anche ospitato la testimonianza di Jennifer Robinson, legale del giornalista Julian Assange che dal 2019 è detenuto nel carcere di Belmarsh, nel Regno Unito. «Ringrazio le migliaia di persone, che, in molti Paesi, si sono mobilitate perché Julian Assange non sia estradato negli Stati Uniti, dove rischia fino a 175 anni di carcere. È necessario insistere con questa mobilitazione, perché è in gioco la libertà dell'informazione», ha evidenziato.

La sua è una richiesta a insistere con iniziative, come quelle che si sono svolte anche in Italia, per impedire un'estradizione che rappresenta «una negazione del diritto a informare ed essere informati come garanzia di democrazia». L'avvocata ha raccolto il pieno sostegno di tutti i giornalisti e le giornaliste, espresso dal segretario generale Ifj, Anthony Bellanger.

La Ifj aveva già lanciato un appello, lo scorso 19 aprile, sottoscritto da molte associazioni, tra cui la Fnsi, perché gli Stati Uniti ritirino la richiesta, anche alla luce della direttiva europea sulla protezione degli informatori che tutela chi, con le sue segnalazioni, contribuisce al diritto dei cittadini ad essere informati.

@fnsisocial

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