Seminario di formazione per giornalisti a partire dai temi del disagio e delle marginalità - Comunità di Capodarco di Fermo, 27-29 novembre 2009
Dove ci siamo persi? Cos’è avvenuto, a un certo punto? Tornare al tempo in cui (quasi) tutto sembrava spiegabile ci aiuterebbe a superare il disorientamento che ci ha colto?
Il XVI incontro di Capodarco è dedicato alla sensazione, sgradevole e poco raccontata, che accomuna gran parte di chi opera nel mondo della comunicazione: quella nuova e frequente incapacità di cogliere i legami tra gli eventi di cui si tenta il racconto, di collocarli in una prospettiva storica o almeno temporale, di fare legittimamente ricorso alla memoria.
Insomma, di andare oltre un’arrogante routine del presente che pare fatta solo di spettacolari notizie e “denunce” e “storie”, ciascuna delle quali pretende attenzione esclusiva.
Un’incapacità che a volte si evolve in quella che è stata definita panorafobia: la paura di vedere il quadro d’insieme. E che è forse causa di quel disagio che ogni giorno spinge molti giornalisti e lettori a domandarsi: ma sono davvero queste le cose importanti successe oggi?
Certo, in questi anni il giornalismo ha perso molta della sua autonomia e ha acuito in modo imbarazzante la sua dipendenza dalla politica. Ma le responsabilità del disorientamento non sono soltanto personali e culturali.
L’incertezza su come sarà il “prodotto informazione” nel futuro immediato è molto grande. Chi raccoglierà le notizie; quanto e come saranno pagate; come saranno diffuse; in base a quali interessi verranno selezionate...
Uno scenario che nessuno dà ancora l’impressione di aver chiaro, ma nella cui costruzione dovrebbe rimanere centrale il tema delle notizie forti e delle notizie deboli, altre volte trattato nei nostri seminari. Le notizie deboli (spesso definite sociali) sono solo notizie in sé, non dispongono di alcuna altra forza esterna (politica, economica...) che le aiuti a emergere; ma permettono di leggere meglio le notizie forti, di capire fenomeni più complessi, astrarre, fare connessioni, percepire identità.
Sono come delle bussole per orientarsi, o almeno per tornare un po’ indietro: a quel punto in cui (quasi) tutto sembrava solo difficile, ma non impossibile da raccontare.
PROGRAMMA
Venerdì 27 novembre
14.00 – Registrazione dei partecipanti
Proiezione opere vincitrici del Premio L’Anello Debole 2009
15.00 – Apertura
Una bussola per il sociale – Presentazione della “Guida per l’informazione sociale 2010” – Partecipa Paola Lanzarini
Girare a vuoto. Se il futuro non fa notizia… - Vinicio Albanesi
Intervento di Carlo Verna
17.00 – Il disorientamento della comunicazione - Fabio Merlini
18.00 – Dove ci siamo persi – Incontro con Saskia Sassen
Conduce Giuliano Battiston
20.00 – Termine dei lavori – Cena in Comunità
Sabato 28 novembre
9.00 – Workshop paralleli – Senza vie di mezzo? Orientarsi tra gli estremi
1. Carcere: rinchiudere/recuperare
Relatori: Francesco Cascini, Patrizio Gonnella
Conduce: Ornella Favero
2. Psichiatria: cliniche/comunità
Relatori: Giuseppe Dell’Acqua, Gisella Trincas
Conduce: Ilaria Sotis
3. Immigrazione: respingere/convivere
Relatori: Giancarlo Blangiardo, Marco Carsetti
Conduce: Corrado Giustiniani
12.45 – Termine dei workshop
13.00 – Pranzo in Comunità
15.00 – Sintesi dei workshop
16.30 – Pausa
17.00 – Dimenticati. L’Africa delle crisi umanitarie, l’Africa della normalità - Loris de Filippi - Zachary Ochieng
Conduce Mauro Sarti
18.00 – Ricordo di Paola Biocca – Dario Biocca
Informare i giornalisti - Incontro con Laura Boldrini
Conduce: Maria Nadotti
20.00 – Termine dei lavori
20.30 – Cena presso la Contrada S. Martino della “Contesa del secchio” – Sant’Elpidio a Mare
Domenica 29 novembre
9.30 – Presentazioni*
Intervento di Roberto Natale
11.00 – Giornalisti di domani – Incontro con Mario Calabresi
Conduce Stefano Trasatti
13.00 – Termine dei lavori
Informazioni: tel. 0734 681001 – e-mail: giornalisti@redattoresociale.it; web: www.giornalisti.redattoresociale.it
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In collaborazione con:
Internazionale e Lo straniero
Con il contributo di:
Bcc – Coop – Terna
Con la partecipazione di:
Fondazione Unipolis
Con il patrocinio di:
Ordine nazionale giornalisti, Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi), UsigRai
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