"Cittadinanza italiana per Patrick George Zaki". È l'appello che la famiglia dello studente egiziano dell'Università di Bologna detenuto al Cairo lancia alle istituzioni italiane a quasi un anno dall'arresto di Patrick. «La raccolta di firme online lanciata per chiederlo è davvero un'ottima iniziativa ma spero non resti solo una petizione, spero che accada presto. La famiglia si unisce a questo appello», dice la sorella di Zaki, Marise, in un'intervista esclusiva concessa all'Ansa grazie alla rete di attivisti "Patrick Libero". Un appello rivolto in particolare anche al nuovo governo che sta nascendo in Italia.
«Evidentemente un provvedimento del genere farebbe la differenza dell'impegno del governo italiano nei confronti di quello egiziano», commenta Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. «Le parole che la sorella Marise ha rilasciato all'Ansa – aggiunge – sono drammatiche e testimoniano quanto sia urgente assumere iniziative per il rilascio di Patrick proprio mentre sta per entrare nel secondo anno di detenzione».