Gentili Delegati del 28° Congresso nazionale della Federazione nazionale della Stampa italiana,
vi invio il mio saluto in occasione dei vostri incontri e dibattiti a Levico Terme per i quali è stato scelto il titolo "L'informazione non è un algoritmo. Libertà, diritti, lavoro nell'era delle fake news". Le novità tecnologiche che investono il mondo di stampa, tv, radio, rete, telefonia e altro in un'epoca di cambiamenti politici ed economici di portata internazionale non possono esimere l'intera società e le istituzioni dal riflettere su argomenti così importanti per la vita civile del nostro Paese, dell'Unione Europea e del mondo intero
Quelle che più semplicemente possiamo chiamare false notizie non costituiscono un'invenzione del nostro tempo, sono tuttavia rese adesso più insidiose dalla velocità e dal facile propagarsi permessi dallo sviluppo di nuove vie di comunicazione che, per altri versi, sono invece preziose per la società, per i singoli cittadini e anche per le istituzioni
I cambiamenti che possono riguardare i veicoli attraverso i quali l'informazione raggiunge gli utenti a mio avviso non esauriscono la necessità del giornalismo e della conseguente verifica della fondatezza delle notizie. La accrescono. Richiedono rispetto della deontologia e, come in altre attività, proficuo ricorso a formazione e aggiornamento professionale. Le informazioni non genuine, distorte e deliberatamente estranee alla onesta ricerca della verità possono essere particolarmente lesive per diritti di individui e comunità, piccole o estese che siano. Affinché nel nostro Paese la vostra professione continui a dare il suo contributo indispensabile alla conoscenza di quanto accade e al libero confronto delle idee, vi giungano i miei auguri di buon lavoro.
Maria Elisabetta Alberti Casellati