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Vertenze 12 Dic 2014

Voce di Romagna, ancora una volta l'editore latita

Si è tenuta alla Prefettura di Rimini una nuova riunione della cabina di prevenzione sulla crisi della Voce di Romagna, convocata dal Prefetto dott. Claudio Palomba con il Comitato di redazione, il Comune di Rimini e il Sindacato nazionale e regionale dei giornalisti. Ancora una volta l'amministratore unico dell'Editrice La Voce Giovanni Celli ha ritenuto di non presentarsi al tavolo.

Si è tenuta alla Prefettura di Rimini una nuova riunione della cabina di prevenzione sulla crisi della Voce di Romagna, convocata dal Prefetto dott. Claudio Palomba con il Comitato di redazione, il Comune di Rimini e il Sindacato nazionale e regionale dei giornalisti. Ancora una volta l'amministratore unico dell'Editrice La Voce Giovanni Celli ha ritenuto di non presentarsi al tavolo.

Le organizzazioni sindacali hanno rappresentato al Prefetto l'aggravamento del quadro economico in cui versa l'azienda, con il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori, alcuni dei quali sono creditori di dieci mensilità.
Il Comitato di redazione insieme alla Fnsi e all'Aser hanno proposto all'Editore la riorganizzazione del giornale sotto forma di edizione unica, allo scopo di ridurre le spese di stampa e carta e di alleviare i carichi di lavoro. È inoltre necessario proclamare lo stato di crisi per potere accedere agli ammortizzatori sociali.
Il Prefetto ha recepito le richieste e si è impegnato a rappresentarle all'Editore, riconvocando il tavolo entro l'anno allargandolo alla Direzione territoriale del lavoro. Rimini, 12 dicembre 2014
Comitato di redazione della Voce di Romagna
Federazione Nazionale Stampa Italiana
Associazione Stampa Emilia-Romagna

@fnsisocial

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