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Cdr 09 Apr 2010

"Violato il contratto di solidarietà". Redazione de La7 in astensione audio-video Pieno sostegno da Fnsi e da Assostampa Romana

La redazione de La7 oggi in astensione audio-video per protestare contro le continue violazioni del contratto di solidarietà, un sacrificio ingiusto impostole dall'azienda con la minaccia di licenziamenti illegittimi e immotivati.

La redazione de La7 oggi in astensione audio-video per protestare contro le continue violazioni del contratto di solidarietà, un sacrificio ingiusto impostole dall'azienda con la minaccia di licenziamenti illegittimi e immotivati.

Spiega il Comitato di redazione. Il continuo ricorso a lavoro giornalistico acquistato all'esterno, le promozioni per alcuni mentre a tutti gli altri si tagliano gli stipendi, le assunzioni smentiscono la stessa fondatezza del contratto di solidarietà sulla cui applicazione il ministero del Lavoro ha chiesto chiarimenti all'azienda. Tutto ciò mentre Telecom Italia Media vara un importante aumento di capitale e apre un nuovo canale sul digitale terrestre.
I giornalisti de La 7 - conclude il comicato sindacale - hanno affidato alla rappresentanza sindacale un pacchetto di 5 giornate di sciopero e chiedono a Telecom Italia Media di superare subito il contratto di solidarietà e aprire un confronto serio sul futuro de La7. (AGI) La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:
“La Fnsi esprime pieno sostegno alla redazione de La7, oggi in astensione audio-video. La protesta dei colleghi evidenzia che il contratto di solidarietà va rispettato per il suo autentico significato: non un artificio in più a disposizione di editori disinvolti, ma il prezzo pesante che un gruppo di giornalisti paga alla crisi dell’azienda in cambio di comportamenti coerenti della controparte. Dunque non è ammissibile che ai contratti di solidarietà si abbinino, come denuncia il Comitato di Redazione, nuove promozioni o il ricorso persistente al lavoro giornalistico esterno. I sacrifici, economici e non solo, che la redazione ha fatto e continua a fare esigono azioni conseguenti dell’editore. Se la crisi non c’è più, come sembrano indicare anche il consistente aumento di capitale deliberato e l’apertura di un nuovo canale sul digitale terrestre, anche i contratti di solidarietà vanno superati all’istante”. L’ASR AL FIANCO DELLA REDAZIONE DE LA7: RIPENSARE LA POLITICA INDUSTRIALE E LE RELAZIONI SINDACALI ALL’INTERNO DELL’EMITTENTE
L’Associazione Stampa Romana è al fianco della redazione e del Cdr de La7 che hanno dichiarato per oggi un giorno di astensione audio-video per protestare contro le continue violazioni del contratto di solidarietà sottoscritto nel 2009. A un anno da quel patto gli indicatori prospettici di Telecom Italia Media sono tutti positivi. Pur permanendo una sofferenza di bilancio, il varo di un aumento di capitale, l’apertura di un nuovo canale digitale e gli enormi risparmi ottenuti anche grazie al sacrificio dei giornalisti, dimostrano come la fase recessiva sia alle spalle e si debba impostare una seria politica di sviluppo. Ciò che non è più accettabile è che si ricorra costantemente ad appalti esterni, alcuni dei quali operosissimi e con scarsi risultati in termini di ascolto, che si prosegua nella politica di contrattualizzazione atipica di figure giornalistiche, in spregio allo stesso accordo, e si penalizzino le professionalità interne. Tutto questo è già stato oggetto, qualche mese orsono, di una lettera aperta del segretario dell’Asr, Paolo Butturini, e del Cdr de La7 al Ministro Sacconi. Missiva che non è caduta nel vuoto se è vero che il ministero ha chiesto chiarimenti all’azienda in merito alle denunce del sindacato regionale e aziendale.Come ribadito al tavolo della verifica in sede Fieg, sia dalla Fnsi che dalla Asr, è arrivato il momento di ripensare complessivamente la politica industriale e le relazioni sindacali all’interno de La7. I risultati positivi degli ultimi mesi sono frutto, come in passato, anche del grande contributo dei giornalisti a un’emittente che continua a fare dell’informazione il suo assetto strategico. Possibile che gli unici penalizzati debbano essere i colleghi?

@fnsisocial

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