«Ormai non riesco più a seguire queste corrispondenze televisive, le trasmissioni che riguardano la guerra in Ucraina. Ho la sensazione che siamo di fronte a uno sceneggiato che si ripete quotidianamente per ore, con gli stessi personaggi e le stesse situazioni». Parole pronunciate dal presidente della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook in cui si cimenta in qualche «osservazione semiseria» (dice) sul conflitto in atto.
«Alcuni corrispondenti televisivi sono improbabili», prosegue De Luca che poi chiama in causa l'inviato di RaiNews 24 a Kiev Ilario Piagnerelli "reo", secondo il governatore di collocarsi «ad ogni collegamento» davanti a un mucchio di macerie. «La sceneggiatura era sempre quella», lamenta il governatore che aggiunge: «Già siamo in un teatro di guerra, poi mandiamo un giornalista di nome Piagnerelli, bisognerebbe fare attenzione da parte della Rai. Mandiamo gente che si chiami Allegri, Benvenuti… La sceneggiatura è sempre quella: i detriti».
Affermazioni, quelle di De Luca, che il Comitato di redazione di RaiNews24 e l'Esecutivo Usigrai considerano inaccettabili. «Nel suo ruolo di rappresentante delle istituzioni – rilevano Cdr e Usigrai – De Luca dovrebbe saper riconoscere le difficoltà che si incontrano in aree di guerra dove si rischia la vita per documentare la distruzione delle bombe, le fosse comuni, i morti. Chiediamo rispetto per tutti i colleghi che sono lì: ironizzare sul cognome del nostro inviato si commenta da solo».
Il governatore della Campania, proseguono i rappresentanti sindacali, «si scusi per l'inaccettabile attacco a un professionista di altissimo valore, che ha svolto il suo lavoro nel miglior modo possibile in condizioni difficili e pericolose. L'ipotesi, avanzata da De Luca, che qualcuno possa costruire teatri di posa in Ucraina fa trapelare lo scarso senso della realtà di chi accusa e dà una pessima rappresentazione di certa politica. A Kiev – concludono – ci sono macerie non scenari per dirette tv».