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Sindacale 04 Ago 2010

Vertenza E Polis, Assostampa Sarda e Sindacati confederali: “Inaccettabile il trasferimento a Roma della redazione centrale e la riduzione dell’organico” Solidarietà dall'Ordine regionale dei giornalisti

La minaccia di un taglio drastico nell’organico, dei giornalisti e dei poligrafici, e il trasferimento a Roma della redazione centrale dei giornali del gruppo E Polis sono inaccettabili. I sindacati dei giornalisti e dei poligrafici sono decisi ad opporsi in tutti i modi allo snaturamento - quasi uno smantellamento - di un’iniziativa editoriale che contribuisce ad arricchire il pluralismo nell’informazione nel Paese e nelle 11 regioni dove vengono diffuse le 19 edizioni del quotidiano semigratuito.

La minaccia di un taglio drastico nell’organico, dei giornalisti e dei poligrafici, e il trasferimento a Roma della redazione centrale dei giornali del gruppo E Polis sono inaccettabili. I sindacati dei giornalisti e dei poligrafici sono decisi ad opporsi in tutti i modi allo snaturamento - quasi uno smantellamento - di un’iniziativa editoriale che contribuisce ad arricchire il pluralismo nell’informazione nel Paese e nelle 11 regioni dove vengono diffuse le 19 edizioni del quotidiano semigratuito.

La chiusura estiva anticipata di una settimana, il silenzio della società editrice sulla annunciata reiterazione della richiesta di accordo con i creditori già respinta dal Tribunale di Cagliari e gli evidenti contrasti all’interno della proprietà, costituiscono elementi gravi di preoccupazione sulla correttezza della gestione e sulla possibilità di continuazione nell’intrapresa editoriale e imprenditoriale.
L’associazione della stampa sarda e le segreterie confederali CGIL-CISL-UIL e di categoria SLC – FISTEL – UILCOM si sono riunite nei giorni scorsi per analizzare lo stato della crisi.
Le due edizioni del “Il Sardegna” sono da considerarsi parte del patrimonio editoriale e occupazione della Sardegna e della città. Ogni progetto di trasferimento da Cagliari della redazione centrale e di riduzione dell’organico verrebbe considerato un attacco alla capacità dell’Isola e dei territori di fare informazione.
Il sindacato ritiene pertanto che sia arrivato il momento di un’ intervento delle Istituzioni, in primis della Regione, che faccia valere le ragioni della Sardegna a salvaguardia del pluralismo nell’informazione e dei livelli occupativi dei territori.
Anche in considerazione del fatto che la società ha a suo tempo attivato una linea di credito con la SFIRS che per statuto deve concorrere allo sviluppo economico e sociale del territorio.
Sarebbe contradditorio che la Regione sarda sostenesse una iniziativa editoriale che ha sede altrove.
Per questa ragione sarà urgentemente richiesta la convocazione del Comitato inter-assessoriale per le emergenze economiche e sociali.
E’ assolutamente urgente che la società editrice si doti di una dirigenza legittimata, esponga ai sindacati le sue reali intenzioni, confermi il piano industriale già presentato al Tribunale di Cagliari, chiarisca la propria posizione nei confronti degli enti previdenziali e dei Fondi pensione complementare dei giornalisti e dei poligrafici per i quali non risultano versate le quote maturate.
L’associazione della stampa sarda e i Sindacati confederali, nel manifestare la totale solidarietà ai giornalisti e ai poligrafici di E Polis, assicurano ogni possibile intervento in difesa del pluralismo dell’informazione, dei livelli occupativi e perché siano rispettati i diritti dei lavoratori.
ASSOCIAZIONE STAMPA SARDA
SLC – CGIL
FISTel – CISL
UILCOM – UIL SOLIDARIETÀ DALL’ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA SARDEGNA
Solidarietà ai colleghi di E Polis e sostegno alle iniziative delle organizzazioni sindacali sono state manifestate dal Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna con la richiesta di un urgente intervento della Regione per la soluzione della vertenza.
Nell’esprimere allarme per il minacciato trasferimento della sede centrale da Cagliari a Roma, l’Ordine dei giornalisti ritiene infatti che sia compito anche delle istituzioni pubbliche evitare l’impoverimento del patrimonio professionale e del pluralismo dell’informazione nell’isola.
Anche in considerazione del fatto che la società editoriale, come rimarcato dal sindacato, ha a suo tempo attivato una linea di credito con la SFIRS che per statuto deve concorrere allo sviluppo economico e sociale del territorio. Proprio per evitare il contraddittorio sostegno a un’azienda che ha sede altrove, la Regione dovrebbe mettere in campo gli strumenti a propria disposizione per fare in modo che il minacciato trasferimento non si realizzi e gli investimenti restino in Sardegna.
A questo fine l’Ordine dei giornalisti ha rivolto un appello al presidente Cappellacci, che in occasione degli Stati Generali dell’informazione si era impegnato sulla linea dello sviluppo dell’editoria e del pluralismo informativo nell’isola.
Il presidente
Filippo Peretti

@fnsisocial

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