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Associazioni 29 Giu 2010

Verso Piazza Navona, contro tagli e bavagli, PG Antonio Ingroia: “Ddl Alfano disarma cittadini e investigatori”

“Senza intercettazioni magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine sono più disarmati e i cittadini più deboli contro la criminalità. Il ddl Alfano rischia di dare un colpo durissimo alle chances investigative che la magistratura e le forze dell’ordine hanno nei confronti di ogni forma di criminalità organizzata.” Lo ha dichiarato Antonio Ingroia il PG della Procura distrettuale antimafia di Palermo al Coordinamento 1° Luglio, costituito in occasione della manifestazione contro il bavaglio all’informazione su iniziativa di Articolo21, Lettera 22, Associazione 5/12, Reporter senza Rete.

“Senza intercettazioni magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine sono più disarmati e i cittadini più deboli contro la criminalità. Il ddl Alfano rischia di dare un colpo durissimo alle chances investigative che la magistratura e le forze dell’ordine hanno nei confronti di ogni forma di criminalità organizzata.” Lo ha dichiarato Antonio Ingroia il PG della Procura distrettuale antimafia di Palermo al Coordinamento 1° Luglio, costituito in occasione della manifestazione contro il bavaglio all’informazione su iniziativa di Articolo21, Lettera 22, Associazione 5/12, Reporter senza Rete.

A questo si aggiungono gli aspetti che colpiscono il diritto di cronaca, la libertà di stampa, e quindi direttamente il diritto costituzionale dei cittadini di essere informati su come vengono amministrati i pubblici poteri”.. Ingroia ha poi aggiunto: “Si è detto che ad essere intercettati sarebbero sette, otto milioni di italiani: cifre assurde, quando invece gli italiani intercettati sono soltanto tra venti e trentamila l’anno. Una cifra in media, considerato anche quanto sia dilagante la criminalità organizzata in Italia”. L'intervista integrale sui siti delle associazioni http://www.articolo21.org/, http://www.reportersenzarete.org/, http://www.lettera22.it/

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