«Serve una legge di sistema che affronti le criticità dell'informazione patrimonio di tutti. È questo che chiediamo al governo e alle istituzioni per passare finalmente dalle parole ai fatti e dare piena attuazione all'articolo 21 della Costituzione che è il senso e dà senso alla nostra professione». Lo ha detto la segreteria del Sindacato giornalisti Veneto, Monica Andolfatto, aprendo il direttivo straordinario convocato giovedì 15 luglio in campo San Geremia, a Venezia, per discutere della difficile situazione del settore.
Lavoro, equo compenso, dignità, autonomia, tutele, lotta al precariato, allargamento della platea Inpgi, pluralismo per dare un futuro all'informazione libera e indipendente, fondamentale per la crescita democratica del Paese. Questi i temi al centro del confronto dei giornalisti veneti, alla cui riunione hanno partecipato anche il vicesegretario della Fnsi, Guido Besana, il presidente dell'Ordine regionale, Gianluca Amadori e il componente del Cnog, Maurizio Paglialunga. Al fianco dei giornalisti i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, Nicola Atalmi, Cinzia Bonan e Igor Bonatesta.
«Tutti hanno rimarcato il ruolo insostituibile della stampa nel dare compimento al diritto dei cittadini ad essere informati in maniera professionale e indipendente», spiega il Sindacato giornalisti Veneto. «Un'alleanza virtuosa – si legge sul sito web dell'Assostampa – che in Veneto si è realizzata da tempo e che ha visto i sindacati confederali in più occasioni al fianco dei giornalisti e delle loro battaglie contro le querele bavaglio, in carcere in caso di diffamazione, la difesa delle fonti, il rafforzamento del segreto professionale».
Ai giornalisti in piazza è arrivato anche il messaggio di condivisione del presidente della Regione, Luca Zaia, che, richiamando il suo intervento in occasione della Festa della Repubblica all'iniziativa di Sgv con il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha fra l'altro ribadito: «Che l'informazione, debba essere autonoma, indipendente, pluralistica e fondata sul lavoro di operatori in regola con i contratti e con una equa retribuzione, è un principio che definirei quasi ovvio».
Diversi i saluti e le adesioni da parte degli amministratori regionali, dalla vicepresidente del Consiglio, Elisa De Berti, ai consiglieri Giacomo Possamai, Elena Ostanel e Arturo Lorenzoni, mentre il consigliere Tommaso Razzolini si è trattenuto per tutta la durata della riunione.