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Fnsi 04 Dic 2002

Venerdì 20 dicembre sciopero generale dei giornalisti Il documento approvato dal Consiglio Nazionale Le modalità Le motivazioni

Venerdì 20 dicembresciopero generale dei giornalisti Il documento approvato dal Consiglio Nazionale Le modalitàLe motivazioni

Venerdì 20 dicembre
sciopero generale
dei giornalisti
Il documento approvato
dal Consiglio Nazionale
Le modalità
Le motivazioni

Roma, 18 dicembre 2002 Il Consiglio Nazionale della Fnsi ha approvato, con un voto contrario e tre astenuti, il seguente documento: “Il Consiglio Nazionale della Federazione della Stampa, riunito a Roma il 18 dicembre 2002, ascoltata la relazione del Segretario Generale, approva le decisioni di sciopero assunte dalla Giunta, nell’ambito delle quali venerdì è prevista l’astensione dal lavoro dei giornalisti dei quotidiani, della free press, delle agenzie di stampa, dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata, nazionale e locale, dell’on line e dei freelance. Per la prima volta con proprie motivazioni si astengono dal lavoro i giornalisti degli uffici stampa pubblici. Il Consiglio Nazionale rivolge un appello a tutti i colleghi a partecipare all’astensione di venerdì con la stessa compattezza dimostrata nel precedente sciopero del 16 novembre e nelle astensioni, prolungate per più giorni, dei colleghi dei periodici. Il Sindacato dei giornalisti darà continuità alle iniziative alle quali è costretto dalla protervia degli editori. Questi hanno, infatti, respinto ogni tentativo di definire un’intesa generale sui temi dell’autonomia previdenziale e professionale della categoria e della difesa dell’occupazione e delle regole contrattuali. In tale ambito la vertenza con gli editori viene a saldarsi con la scadenza della parte economica biennale del contratto che - accanto agli aumenti retributivi cui i giornalisti hanno diritto - dovrà rappresentare l’occasione per una rigorosa verifica dell’applicazione del contratto, soprattutto per quanto riguarda le fasce più deboli e sfruttate come i giornalisti che non hanno un rapporto di lavoro dipendente. Un’iniziativa a tutela delle regole e che pone al centro il problema della qualità dell’informazione difende, allo stesso tempo, il diritto dei cittadini ad essere informati e la libertà di stampa. Una battaglia questa che si rinnova nel momento in cui giungono dal Governo proposte legislative che non vanno nel senso di allargare gli spazi del pluralismo della comunicazione. Al Governo, alle forze politiche di maggioranza e d’opposizione, alle istituzioni tutte, al sistema delle imprese, il Sindacato chiede il rispetto della dignità professionale e la tutela del diritto-dovere di informare, sancito dalla Costituzione e riaffermato solennemente più volte dal Capo dello Stato. A questo proposito il Consiglio Nazionale della Federazione della Stampa esprime grande preoccupazione per la situazione in cui versa il servizio pubblico radiotelevisivo e sostiene la battaglia dei colleghi della Rai che venerdì 20 scioperano, insieme a Sindacati di altre categorie di lavoratori, per chiedere un definitivo assetto del consiglio di amministrazione, oltre al riconoscimento del ruolo centrale della stessa Rai nel pluralismo dell’informazione. Il C.N. della Fnsi respinge ipotesi di privatizzazione generalizzata che metterebbero a rischio la qualità del prodotto e l’occupazione dei dipendenti del servizio pubblico. La Fnsi si batterà inoltre per l’indipendenza e l’autonomia di tutte le testate italiane contro concentrazioni ed operazioni non trasparenti, per uno sviluppo sereno e plurale dell’editoria e delle radiotelevisioni. In questo ambito il Consiglio Nazionale della Fnsi impegna la Giunta a difendere il diritto di cronaca ed il giornalismo sportivo da indebite pressioni e anche da atti di violenza ed a mettere in campo le iniziative di pressione nei confronti delle istituzioni per ricercare soluzioni che evitino conseguenze pericolose per la libertà di informazione e la stessa incolumità dei colleghi. Per tutte queste ragioni il Consiglio Nazionale dà mandato alla Giunta federale di proclamare altre giornate di sciopero articolate a livello nazionale, regionale e aziendale, d’intesa con le Associazioni Regionali di Stampa e con i comitati e fiduciari di redazione, in relazione agli sviluppi della vertenza generale con gli editori, al prossimo rinnovo contrattuale, alla evoluzione della legislazione che riguarda il sistema della comunicazione. Nei mesi di gennaio e di febbraio, all’immediata vigilia della scadenza contrattuale, la Giunta organizzerà manifestazioni e incontri a livello nazionale e territoriale e coinvolgerà le istituzioni, le confederazioni sindacali e i cittadini in una vertenza che è centrale per il presente ed il futuro dell’informazione.” La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica le modalità dello sciopero di venerdì 20 dicembre: i giornalisti dei quotidiani si asterranno dal lavoro nella giornata di venerdì 20 dicembre per impedire l’uscita dei quotidiani nella giornata di sabato 21 dicembre; i giornalisti delle agenzie di stampa, delle strutture sinergiche nazionali e locali, dei service che forniscono prodotti giornalistici a testate quotidiane si asterranno dal lavoro dalle ore 07.00 di venerdì 20 alle ore 07.00 di sabato 21 dicembre; i giornalisti free-lance, i collaboratori ed i corrispondenti e i giornalisti degli uffici stampa degli Enti pubblici e privati si asterranno dal lavoro per l’intera giornata di venerdì 20 dicembre; i giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva pubblica e privata, nazionale e locale, dei giornali telematici, dei siti web, dei portali internet e dei canali tematici satellitari legati o no a network terrestri si asterranno dal lavoro a partire dalle ore 06.00 di venerdì 20 alle ore 06.00 sabato 21 dicembre; Nel corso dello sciopero, nelle emittenti radiotelevisive, saranno assicurati soltanto due notiziari nell’arco della giornata, nell’orario di maggior ascolto, curati dal comitato di redazione sotto la responsabilità del direttore di testata. Pertanto, non andrà in onda nessuna trasmissione o rubrica giornalistica, né andranno in onda trasmissioni registrate in giornate precedenti, che abbiano come conduttori o protagonisti giornalisti, né avvenimenti sportivi con la cronaca di giornalisti. In ogni caso sarà assicurata la presenza dei comitati di redazione in tutte le redazioni al fine di predisporre notiziari straordinari in presenza di eventi di particolare gravità e interesse per l’utenza. Non partecipano allo sciopero del 20 dicembre i giornalisti addetti ai periodici, i quali hanno in corso dall’inizio del mese di dicembre azioni di sciopero per più giornate di seguito per impedire la pubblicazione di un numero di ciascun periodico settimanale. Nei settori chiamati allo sciopero non sono previste esenzioni di alcun genere.” Mentre si concludono gli scioperi dei giornalisti del settore dei periodici, la Giunta della Federazione della Stampa ha deciso di attuare venerdì 20 dicembre prossimo la seconda giornata di sciopero dei colleghi dei quotidiani, delle agenzie di stampa, dell’on line, dell’emittenza radiotelevisiva nazionale e locale, pubblica e privata e dei giornalisti che svolgono l’attività professionale come freelance. Lo sciopero si inserisce quindi all’interno della mobilitazione della categoria per l’autonomia professionale e previdenziale dei giornalisti e per l’occupazione, per la libertà di informazione e per rivendicare relazioni corrette ed il rispetto della dignità dei giornalisti in tutte le aziende del settore della comunicazione. La Federazione Italiana Editori Giornali non ha finora modificato in alcun modo la propria posizione di chiusura intransigente su temi fondamentali come la difesa dell’occupazione, l’applicazione delle leggi e dei contratti, il rispetto dei colleghi precari, il presente e il futuro dell’Inpgi, del Fondo di Previdenza Complementare e della Casagit, la riforma dell’ordinamento professionale. I giornalisti italiani scioperano quindi per la libertà e il pluralismo dell’informazione, nella carta stampata così come nelle radio e nelle televisioni, si battono contro le concentrazioni editoriali, il disequilibrio della pubblicità ed il dilagare del lavoro nero e precario, l’attacco alle forme della rappresentanza sindacale. Anche dal Governo non giungono segnali positivi rispetto al confronto aperto sui temi della previdenza di categoria, del lavoro dei giornalisti, dei rapporti tra informazione e magistratura, della riforma della comunicazione. Gli incontri in sede ministeriale non hanno avuto seguito e, come nel caso di alcune iniziative legislative, le organizzazioni dei giornalisti sono state escluse da ogni consultazione. La Giunta della Fnsi ha espresso piena e convinta solidarietà ai giornalisti della Rai e all’Usigrai, che partecipano allo sciopero di tutti i giornalisti italiani e che, insieme alla Slc Cgil, alla Uilcom-Uil, allo Snater, sono impegnati in una dura vertenza aziendale per la grave situazione in cui versa il servizio pubblico. Le modalità dello sciopero nei diversi settori saranno rese note dalla segreteria della Fnsi nei prossimi giorni. La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa ha proclamato sempre per venerdì 20 dicembre prossimo la prima giornata di sciopero di tutti i giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione. Dopo l’approvazione della legge 150/2000 sulla comunicazione ed informazione nel settore pubblico, del regolamento attuativo e la definizione dell’atto di indirizzo del Ministero della Funzione pubblica, la trattativa per la realizzazione del contratto di lavoro con l’Aran non è ancora cominciata. Un ritardo inspiegabile che di fatto impedisce la completa applicazione della stessa legge 150 attesa da decenni da migliaia di giornalisti. La Federazione della Stampa chiede al Governo e all’Aran che questa situazione non più tollerabile sia presto rimossa e sia possibile avviare un negoziato contrattuale decisivo per l’affermazione di valori di autonomia e di trasparenza per una corretta e pluralista informazione ai cittadini.

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