Il sindacato dei giornalisti Rai, l'Usigrai, si impegna a ''promuovere una giornata di confronto sui temi del giornalismo e della violenza in relazione allo sport piu' popolare del nostro Paese''
Ad annunciarlo e' lo stesso sindacato che aggiunge: ''Lo faremo, nei prossimi giorni, insieme alla Federazione Nazionale della Stampa e all Unione Stampa Sportiva Italiana''. ''La violenza nel calcio, intorno al calcio, contro il calcio. Nei giorni del lutto e dell'emergenza, ciascuno - dice l'Usigrai - nel proprio ambito di responsabilita' e competenza, e' chiamato a fare la sua parte. Vale in particolar modo per chi ha il compito di raccontare giornate di sport e non resoconti di guerra urbana. Il primo passo crediamo vada fatto all interno della categoria''. ''Quale attenzione - prosegue - e' stata dedicata dai giornalisti ad un fenomeno che ormai ha le dimensioni di una piaga della societa' italiana? Quale e' stato il livello della ricerca, delle inchieste, del racconto, delle denunce? Come viene visto e valutato dagli italiani il nostro approccio su temi cosi' urgenti e delicati? Ci serve riflettere, analizzare il nostro lavoro senza timori verso un ampio e franco dibattito''. (ANSA) L'Aeranti-Corallo, l'associazione delle imprese radiotelevisive locali, è pronta a contribuire - con loro trasmissioni - a creare un clima di non violenza intorno all'argomento calcio. In una nota, il coordinatore Marco Rossignoli sottolinea infatti che «le emittenti televisive e radiofoniche locali, che da sempre curano trasmissioni sportive sulle squadre di calcio delle rispettive zone geografiche, sono pienamente disponibili a fare la propria parte attraverso un'attività informativa realizzata in modo tale da favorire la cessazione di ogni episodio di violenza negli stadi». L'associazione aderisce quindi all'iniziativa annunciata dal ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni di convocare per martedì prossimo i rappresentanti dei media e dei giornalisti, relativamente appunto alle problematiche connesse ai gravissimi eventi di violenza negli stadi. (AGI)