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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi
Servizio pubblico 09 Lug 2021

Usigrai, lettera aperta al premier Draghi: «Indichi l'ad, ma lasci al Cda la scelta del presidente Rai»

I rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico scrivono al presidente del Consiglio. «Assicuri all'azienda quell'autonomia che Lei ha difeso da presidente della Banca d'Italia e della Bce», è l'appello.

«Caro Presidente, Lei è stato rigoroso e geloso custode di 2 istituzioni che dell'autonomia fanno un pilastro portante: la Banca d'Italia e la Banca Centrale Europea. Quindi lei sa che quell'autonomia passa per il rispetto assoluto delle norme che la garantiscono. Ma anche da comportamenti che la assicurano non solo nella forma ma anche nella sostanza». Inizia così la lettera aperta indirizzata dall'Esecutivo Usigrai al presidente del Consiglio, Mario Draghi, con cui i rappresentanti dei giornalisti del servizio pubblico chiedono che il governo, nel rispetto «del dettato e dello spirito della legge», indichi solo l'amministratore delegato e non anche il nuovo presidente della Rai.

«Alcune istituzioni – incalza l'Usigrai – non solo devono essere, ma devono anche apparire autonome. Per questo oggi Le scriviamo. Perché troppe volte abbiamo letto attraverso indiscrezioni di stampa che Lei si appresterebbe a nominare i 2 Consiglieri di amministrazione della Rai di competenza del governo, indicando sia l'Amministratore Delegato che il Presidente. Gentile Presidente, non lo faccia: la legge attribuisce al governo la sola indicazione dell'Ad, non indichi anche il Presidente».

Il testo della norma, proseguono i rappresentanti sindacali, «vuole che il Presidente sia scelto dal Cda. Lo spirito della norma vuole che non sia diretta emanazione del governo. Non compia anche Lei l'errore commesso dai governi che l'hanno preceduta: anche perché i guasti di quelle scelte in Rai sono sotto gli occhi di tutti. Presidente Draghi, assicuri alla Rai quell'autonomia che Lei ha difeso da Presidente della Banca d'Italia e della Bce. La speranza di rinascita e di ripartenza della Rai passa anche per la riconquista della sua autonomia».

Da qui l'appello: «Se ne faccia custode, rispettando dettato e spirito della legge. E poi se ne faccia interprete imprimendo una svolta al percorso di approvazione della riforma della governance che finalmente liberi la Rai Servizio Pubblico dal controllo sia dei governi che dei partiti, in linea – conclude l'Usigrai – con più sentenze della Corte costituzionale e con le indicazioni europee».

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