Usigrai e Consulta: Misureremo il Cda della Rai anche sull'integrativo
L'Usigrai e la Consulta dei CdR Rai continuano a chiedere che i partiti facciano un passo indietro rispetto alla gestione del servizio pubblico, ed auspicano che in azienda siano garantiti autonomia e pluralismo. Serve assicurare all'Italia una Rai paragonabile per dimensioni e qualità agli altri servizi pubblici europei, a partire dall'unitarietà dell'azienda in tutte le sue articolazioni nazionali e regionali e da quel "ruolo centrale" della Rai del quale ha parlato il Presidente Ciampi. Riaffermati con forza questi principi ineludibili, il primo giudizio sul nuovo vertice; deriverà dalle prossime scelte per la Direzione Generale e poi per reti, testate e supporti. Nomine che dovranno essere coerenti con ben determinati progetti editoriali e rispondere ad esigenze di pluralismo, di valorizzazione delle risorse interne e di reale sviluppo del servizio pubblico. In questo contesto consideriamo centrale l'atteggiamento aziendale sul contratto integrativo, del quale chiediamo una sollecita e positiva chiusura. Anche alla luce delle posizioni responsabili espresse dal sindacato, che si è fatto carico non solo di migliorare le condizioni dei giornalisti del servizio pubblico ma anche della qualità complessiva dell'offerta giornalistica della Rai. la Consulta dei CdR della Rai