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Associazioni 25 Nov 2015

Un capo ufficio stampa non giornalista al Consiglio regionale del Lazio, Stampa Romana: “Scelta incomprensibile”

“Una scelta incomprensibile”, così Stampa Romana giudica la decisione del Segretario generale del Consiglio regionale del Lazio di affidare ad un dirigente non giornalista il ruolo di capo ufficio stampa dell’ente. “Non ci risulta che in altre regioni si stia procedendo in questo modo”, scrive l’Assostampa che richiama il presidente Leodori “al rispetto degli impegni presi con il sindacato dei giornalisti”.

“Una scelta incomprensibile”, così Stampa Romana giudica la decisione del Segretario generale del Consiglio regionale del Lazio di affidare ad un dirigente non giornalista il ruolo di capo ufficio stampa dell’ente. “Non ci risulta che in altre regioni si stia procedendo in questo modo”, scrive l’Assostampa che richiama il presidente Leodori “al rispetto degli impegni presi con il sindacato dei giornalisti”.

All’ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio manca un capo da 5 anni. Anzi, mancava. Oggi il delicato ruolo viene assegnato dal Segretario generale ad un dirigente che però non è giornalista. Una scelta che l’Associazione Stampa Romana critica con forza: “Abbiamo raccontato ieri – scrive in una nota il sindacato regionale – la giornata surreale dei colleghi dell'ufficio stampa del Consiglio regionale del Lazio. Nonostante il presidente Zingaretti presentasse le misure per il Giubileo, hanno lavorato come orchestrali senza direttore d'orchestra. Da cinque anni manca il loro coordinatore. Il loro lavoro è coordinato da un amministrativo. In assenza di ordini si autogestiscono come un collettivo degli anni settanta”.
Poi l’annuncio della sconcertante novità: “Oggi in più apprendiamo – prosegue Stampa Romana – che il Segretario generale ha appena assegnato un’altra delega per il coordinamento ‘del personale assegnato all’ufficio stampa’. Coordinamento che dà a un dirigente che non ha i requisiti tecnici di legge per svolgere le funzioni proprie del capo ufficio stampa.  Non è  un direttore d'orchestra, nel nostro caso un giornalista. È un dirigente dell'anticorruzione. Non discutiamo il profilo professionale del dirigente, ma è come mettere un medico a guidare una squadra di calcio o un giornalista a capo dell'ufficio legislativo”.
“Abbiamo richiesto più volte di sanare nella legalità l'assenza di una figura apicale e invece ci troviamo nuovamente di fronte ad una scelta incomprensibile – conclude l’Asr –.  Non ci risulta che in altre regioni italiane si stia procedendo in questo modo. Il Lazio indossa con merito una maglia nera. Stampa Romana difenderà in ogni sede i colleghi, chiedendo ancora una volta la corretta organizzazione del lavoro rispettoso di leggi e contratto giornalistico. E richiama il presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori al rispetto degli impegni presi con il sindacato dei giornalisti”.

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