Due giornalisti italiani sono stati feriti a Kherson. Lo ha scritto su Facebook uno dei due reporter colpiti, Claudio Locatelli, allegando un video della loro fuga in auto dopo l'attacco di lunedì 19 dicembre 2022 nella città del sud dell'Ucraina e assicurando che lui e il fotoreporter Niccolò Celesti stanno bene.
«Siamo stati colpiti! L'esplosione che vedete ha danneggiato l'auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve. Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio», ha denunciato Locatelli.
«La macchina è ben segnalata, non c'era nessun altro, l'attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale – ha aggiunto –. Il tiro proveniva dalla sponda oltre il Dnipro, lì dove si trova l'esercito russo. Sparare sulla stampa non ha scuse. Stiamo bene per fortuna, continueremo a verificare e riportare questo conflitto proprio in risposta a chi vuole farci tacere, a chi tenta di calunniare a chi prova ad oscurare il nostro impegno su campo».
Raggiunto al telefono da Monica Andolfatto, segretaria regionale del Sindacato giornalisti Veneto, il reporter padovano, esperto in reportage di guerra, ha ringraziato della vicinanza e della solidarietà espressi, anche a nome del presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti, «perché in questi momenti è fondamentale sapere che non si è soli. Domattina (mercoledì 21 dicembre, ndr) tornerò a Kherson – ha detto – per indagare cosa è successo e perché abbiano attaccato la nostra macchina su cui è visibile in maniera chiara la scritta press».