Per la prima volta in oltre 40 anni, giovedì 8 dicembre 2022, i giornalisti del New York Times sono tornati a scioperare per 24 ore: astensione dal lavoro e manifestazione sotto la sede dell'azienda. Ad incrociare le braccia sono stati più di mille lavoratori, fra redattori e altri dipendenti, che hanno anche dato vita ad un presidio all'ingresso del grattacielo della New York Times Company, a Manhattan, cuore della Grande Mela.
La decisione di scioperare è arrivata dopo quasi due anni di colloqui infruttuosi tra l'azienda e il sindacato NewsGuild, che rappresenta 1.450 lavoratori del quotidiano, uno dei più blasonati del pianeta. Causa della protesta: il mancato accordo per il rinnovo del contratto, scaduto a marzo 2021. Tra i nodi irrisolti, l'aumento degli stipendi e le politiche sul lavoro da remoto.
«È deludente che si intraprenda questa azione estrema quando non siamo in una impasse» nei negoziati, ha commentato la portavoce del Nyt, Danielle Rhoades Ha. «Non è mai una decisione facile rifiutare di fare il lavoro che ami, ma i nostri membri desiderano fare ciò che serve per ottenere una miglior newsroom per tutti», ha twittato la NewsGuild di New York.
In una lettera ai vertici del quotidiano, il sindacato aveva ribadito le sue richieste e spiegato la sua frustrazione dopo oltre 20 mesi di trattative: «Abbiamo ascoltato attentamente le posizioni e le preoccupazioni del management. Ci è stato descritto il futuro difficile che ci aspetta», anche se lo stesso management parla a Wall Street (dove la società è quotata) del «successo della società».