Bufera sull'editore del Washington Post, Fred Ryan, che durante un'assemblea con i giornalisti e lo staff del prestigioso quotidiano ha annunciato un'ondata di licenziamenti e poi se n'è andato senza chiarire né rispondere alle domande. Lo riporta il Guardian.
Ryan non ha fornito un numero preciso ma ha parlato dell'intenzione di silurare «una percentuale a una cifra» della forza lavoro del Washington Post nel 2023, in pratica circa 250 persone. L'editore ha invece precisato che i licenziamenti riguarderebbero la redazione, oltre 1.000 persone che rappresentano il cuore dello storico giornale del caso Watergate.
In una nota dopo l'assemblea, la dirigenza del Washington Post ha sottolineato che «non ci sarà una riduzione netta della forza lavoro e che qualsiasi cambiamento è stato pensato per favorire la nostra crescita nel prossimo futuro».
Di proprietà di Jeff Bezos, che lo acquistò nel 2013 per 250 milioni di dollari, il giornale vincitore di premi Pulitzer da mesi non naviga in buone acque. Di recente la direttrice esecutiva Sally Buzbee ha annunciato la chiusura del domenicale del Post, con la conseguente perdita di 11 posti di lavoro tra cui quello della critica di danza Sarah Kaufman, vincitrice del premio Pulitzer. (Ansa)