Tunisia: Ancora una volta il presidente Ben Ali reprime una manifestazione a favore della libertà di stampa
Reporter senza frontiere condanna la repressione di cui sono state vittime le associazioni dei diritti umani e i movimenti politici di opposizione che sabato 27 marzo scorso manifestavano a Tunisi davanti alla sede della radio e televisione pubblica. " La penna d’oro per la libertà di stampa, alias il presidente Ben Ali, ha ancora una volta tentato di soffocare le rivendicazioni della società civile a favore della libertà di stampa. E’ la seconda volta dall’inizio dell’anno che il Presidente mette a tacere una manifestazione che rivendica a gran voce il diritto alla stampa libera e indipendente. Per quanto tempo ancora il presidente tunisino farà orecchie da mercante di fronte alle richieste del suo popolo?", ha dichiarato l’organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa e dei giornalisti prigionieri. Il cartello composto da 10 associazioni e cinque partiti politici (ufficiali e non), che opera nel contesto della campagna nazionale per la libertà di stampa, ha tentato di consegnare al direttore della tv di Stato una lettera in cui i rappresentanti della società civile chiedono l’accesso all’informazione radiotelevisiva. Per tutta risposta, il corteo composto dai rappresentanti della società civile tunisina è stato disperso dalla polizia a poco meno di un’ora dall’inizio della manifestazione che peraltro non era stata autorizzata dai poteri pubblici del paese. Il 19 febbraio 2004, una manifestazione dello stesso tipo era stata repressa dalle forze dell’ordine. L’Associazione dei giornalisti tunisini, totalmente controllata dal potere, alla fine dello scorso anno aveva attribuito la " Penna d’oro per la libertà di stampa " proprio al presidente Ben Ali. Per protestare contro questa aberrante premiazione, l’8 marzo scorso la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) aveva escluso questa associazione dall’elenco dei suoi soci.