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Contratti 10 Dic 2008

Tra Fnsi e Fieg trattativa ad alto rischio

E' ad ''alto rischio'' la trattativa tra la Federazione nazionale della stampa e la Federazione degli editori per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti, scaduto da quasi quattro anni. A ribadirlo e' il segretario della Fnsi, Franco Siddi

E' ad ''alto rischio'' la trattativa tra la Federazione nazionale della stampa e la Federazione degli editori per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti, scaduto da quasi quattro anni. A ribadirlo e' il segretario della Fnsi, Franco Siddi

Il nodo, che Siddi definisce ''un macigno messo sul tavolo degli editori'', resta quello del rapporto di lavoro fra testate dello stesso gruppo a fronte di richieste di mobilita' da parte delle aziende. ''Non siamo mai stati ottusi, ma stiamo incontrando ottusita' incomprensibili'', sottolinea il segretario della Fnsi. ''Siamo disponibili a governare il cambiamento in termini innovativi, ma non a subire atti autoritari o scelte di conservazione''. La commissione contratto della Fnsi, convocata nel primo pomeriggio di oggi, e' stata interrotta per alcuni approfondimenti nella sede della Fieg e torna a riunirsi in questi minuti. Domani tocca invece alla consulta dei cdr: ''Riferiremo a che punto e' arrivata la trattativa - spiega Siddi - e ascolteremo le sollecitazioni dei colleghi, valutando il da farsi con tutta la categoria. Il punto piu' delicato, che al momento impedisce serrata conclusiva, e' il rapporto di lavoro fra testate dello stesso gruppo quando ci siano richieste di mobilita' da parte delle aziende. Si tratta di un discorso difficile - continua il segretario della Fnsi - che non puo' esser affrontato con le modalita' di lavoro tipiche dei bancari o dei piloti Alitalia, senza rispetto per la specificita' dell'attivita' giornalistica''. In queste ore il sindacato valutera' dunque ''se esistono le condizioni per un avvicinamento in extremis fra le parti. Sarebbe un peccato se un contratto di grande innovazione dovesse saltare in aria per l'arroccamento degli editori su considerazioni di carattere meramente tecnico e produttivo. E' importante, invece, saper considerare che dalla crisi si esce con progetti di qualita' e respiro e che il giornalista non e' un numero, ne' un peso da spostare come un pacco postale''. (ANSA)

@fnsisocial

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