CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 02 Dic 2003

Tensione sindacale nei quotidiani sardi: un comunicato dell’Associazione Fnsi: "Sconcertante l'atteggiamento delle due aziende editoriali"

Tensione sindacale nei quotidiani sardi: un comunicato dell’AssociazioneFnsi: "Sconcertante l'atteggiamento delle due aziende editoriali"

Tensione sindacale nei quotidiani sardi: un comunicato dell’Associazione
Fnsi: "Sconcertante l'atteggiamento delle due aziende editoriali"

Il Consiglio direttivo dell'Associazione della Stampa Sarda riunitosi in seduta urgente, manifesta allarme e preoccupazione per lo stato di grave tensione che si è venuto a creare nelle redazioni dei due maggiori quotidiani sardi, L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna. Le assemblee di redazione hanno già affidato alla gestione dei rispettivi Comitati di redazione tre giorni di sciopero, ed hanno tenuto costantemente informate l'Associazione della Stampa Sarda e la Federazione Nazionale della Stampa. Il malessere nasce da un irrigidimento dei direttori e delle aziende nei rapporti, con le rappresentanze sindacali, aziendali le quali, nel rispetto delle prerogative loro assegnate dal Contratto di lavoro giornalistico, hanno cercato di esprimere pareri e formulare proposte sugli indirizzi tecnico-professionali posti in atto dai direttori. Sempre con l'obiettivo di migliorare il servizio che i due quotidiani, entrambi di antica tradizione informativa, rendono alle comunità della Sardegna. Lo stato di disagio all'interno della redazione dell'Unione Sarda ha portato l'assemblea ad esprimere, con voto segreto a larga maggioranza (59 no e 8 sì), il "non gradimento" all'attuale direttore. I giornalisti, pur favorevoli all'introduzione delle edizioni locali, chiedono di rafforzare l'ampio respiro regionale che da sempre ha caratterizzato la testata e difendono l'esperienza del notiziario "in tempo reale" del primo giornale "on line" nella storia d'Europa. La redazione, mentre ribadisce il dissenso sul trasferimento di alcuni colleghi, nel respingere taluni atteggiamenti incomprensibili da parte della direzione, chiede il ripristino di rapporti sindacali sereni e l'apertura di un tavolo di trattative per il rafforzamento della testata. La redazione della Nuova Sardegna, da tempo in stato di agitazione, sollecita l'apertura di un tavolo di trattative con direttore e azienda su un piano di rilancio e riorganizzazione del giornale che tenga conto delle istanze del corpo redazionale, nel rispetto della linea editoriale e della tradizione professionale della testata. Alle loro richieste i giornalisti ritengono che direttore e azienda oppongano invece operazioni di semplice revisione delle gerarchie del giornale. L'Associazione della Stampa Sarda, decisa a difendere con ogni mezzo a sua disposizione il rigoroso rispetto del contratto nazionale di lavoro giornalistico, assicura la più ampia solidarietà alle redazioni e il pieno sostegno ai CdR nelle vertenze aziendali. Vigilerà insieme ai CdR, contro ogni violazione dei diritti morali e materiali acquisiti a tutela del decoro e della dignità professionale del singoli e dei collettivi redazionali. L'Associazione dello Stampa Sarda auspica che possano essere al più presto ristabilite corrette relazioni sindacali in tutte le aziende editoriali sarde, nella convinzione che la "centralità della redazione" costituisca un valore irrinunciabile per garantire ai lettori un'informazione di qualità, completa e pluralistica. Il direttivo dell'Associazione della Stampa Sarda ha deciso perciò di convocare in tempi brevi un'assemblea pubblica per una valutazione trasparente e responsabile dello stato dell'informazione in Sardegna. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “La Fnsi condivide le preoccupazioni dell’Associazione della Stampa Sarda e segue con grande impegno le vertenze aperte dai quotidiani sardi “L’Unione Sarda” e “La Nuova Sardegna”, giornale, questo, oggi assente dalle edicole per uno sciopero dei giornalisti. La Fnsi giudica sconcertante l’atteggiamento delle due aziende editoriali di negare di fatto il ruolo ideativo delle redazioni e il loro diritto al confronto preventivo sui piani editoriali e su qualsiasi modificazione dell’organizzazione del lavoro attraverso i comitati di redazione, quasi che gli obblighi contrattuali siano un incidente da rimuovere a colpi di ordini di servizio. Appare grave, altresì, l’atteggiamento di scontro preventivo verso gli organismi sindacali di base e una linea di ostracismo verso i giornalisti eletti dai colleghi con compiti di rappresentanza collettiva. Le imposizioni di autorità non sono segnali di saggezza e denotano, semmai, cadute di autorevolezza. La Fnsi è vicina perciò all’Associazione della Stampa Sarda ed ai colleghi costretti alla lotta sindacale per il rispetto dell’identità e dei diritti professionali e contrattuali dei singoli e delle redazioni. I comportamenti antisindacali sono fonti di un malessere che fa male alla qualità ed alla libertà di lavoro dei giornalisti per un corretto pluralismo dell’informazione, e che non consente di fare giornali davvero migliori con il contributo attivo di tutte le energie e che nuoce, invece al rapporto di fiducia che è indispensabile ci sia fra giornali e lettori”.

@fnsisocial

Articoli correlati