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Giudiziaria 14 Mar 2012

Telereggio non ha detto il falso dire “bilancio furbetto” non è reato

L'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna (ASER) esprime soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Reggio Emilia che ha rigettato, perché infondata, la causa intentata dalla fondazione bancaria reggiana “Manodori” contro l'emittente Telereggio.

L'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna (ASER) esprime soddisfazione per la sentenza del Tribunale di Reggio Emilia che ha rigettato, perché infondata, la causa intentata dalla fondazione bancaria reggiana “Manodori” contro l'emittente Telereggio.

L'Aser, che fin dall'inizio della vicenda espresse solidarietà incondizionata ai colleghi citati in giudizio e a tutta la redazione, ritiene che la sentenza, oltre a fare giustizia nel caso specifico, sia un importante e motivato pronunciamento in materia di diritto di critica, che con quello di cronaca costituisce l'inscindibile fondamento della libera informazione: un dovere per i giornalisti, un diritto per i cittadini.
Telereggio infatti era stata portata in tribunale nell'estate 2009 – con una richiesta danni di «almeno 325.000 euro» – non per aver detto il falso o attribuito un fatto determinato (come sarebbe la diffamazione a mezzo tv) o dato una notizia priva d'interesse pubblico: no, Telereggio aveva riferito una cosa vera e di sicuro interesse, e l'aveva commentata con parole non offensive né tanto meno diffamatorie («Bilancio furbetto» ed «Escamotage contabili»), ma al contrario efficaci per sintetizzare in modo pertinente e continente, chiaro a tutti, quanto era successo.
L'Aser rinnova pertanto stima e vicinanza a Telereggio, che ha dimostrato di non lasciarsi intimidire da nessuno, e si rammarica che la sentenza – come già la citazione – sia caduta nel silenzio generale di chi evidentemente interviene solo quando la libertà di stampa è minacciata altrove: perché, lo ricordino in particolare i giornalisti, cause come questa non attaccano la singola testata ma l'intera categoria, e quando si attacca chi fa informazione, si colpisce anche chi la chiede, cioè ogni cittadino. Bologna, 14 marzo 2012

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