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Cronaca 01 Ago 2010

Tanica benzina e biglietto minaccioso davanti abitazione Lucio Musolino, cronista giudiziaria di Calabria Ora. Solidarietà di Carlo Parisi, segretario dei giornalisti della Calabria: "Forze polizia intensifichino i controlli per garantire sicurezza

Tanica di benzina è stata lasciata da sconosciuti sul davanzale della finestradell'abitazione del giornalista del quotidiano 'Calabria Ora', Lucio Musolino.    Musolino, che risiede nella frazione Catona di Reggio Calabria, si è accorto stamani della presenza della tanica ed ha denunciato l'accaduto agli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini.

Tanica di benzina è stata lasciata da sconosciuti sul davanzale della finestra
dell'abitazione del giornalista del quotidiano 'Calabria Ora', Lucio Musolino.    Musolino, che risiede nella frazione Catona di Reggio Calabria, si è accorto stamani della presenza della tanica ed ha denunciato l'accaduto agli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini.

Il giornalista di 'Calabria Ora' è da sempre impegnato nel seguire la cronaca giudiziaria a Reggio Calabria. E' stato trovato anche un biglietto vicino alla bottiglia con della benzina.
Sul biglietto, secondo quanto si è appreso, c'era scritta la frase "smettila di continuare a scrivere di 'ndrangheta, segui Paolo Pollichieni e vattene pure tu". (ANSA) Totale solidarietà al collega Lucio Musolino viene espressa, attraverso il quotidiano online "www.giornalisticalabria.it", dal segretario del Sindacato dei Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, componente della Giunta Esecutiva Fnsi, secondo il quale “è inammissibile continuare ad assistere, quasi quotidianamente, ad episodi di violenza, palese o velata da vergognose minacce, nelle regioni del sud ed in particolare in Calabria”. Carlo Parisi, assieme al segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, appena il 25 marzo scorso ha incontrato, al Viminale, il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, che si è assunto l’impegno di dare “una risposta ai singoli episodi, dopo aver scandagliato ogni ipotesi” assicurando che “i giornalisti non sono soli, né in Calabria, né altrove”. Alla luce del frequente ripetersi di episodi di vigliacca intimidazione, Carlo Parisi invita, quindi, investigatori e forze di polizia ad “intensificare l’azione di controllo e di accertamento delle responsabilità per garantire sicurezza e incolumità a quanti non fanno altro che svolgere il proprio mestiere di giornalista”.


 

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