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Associazioni 02 Nov 2015

Taglio collaboratori al ‘Giornale dell’Umbria’, intervengono Asu e presidente della Regione

Con una mail il ‘Giornale dell’Umbria’ ha comunicato a 10 collaboratori la cessazione del loro rapporto con il quotidiano. Lo fa in un momento molto delicato per la vita del giornale, alla vigilia dell'incontro - più volte sollecitato dal sindacato dei giornalisti umbri - con l'amministratore delegato. L’Assostampa interviene per stigmatizzare l’accaduto, mentre la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, esprime solidarietà ai giornalisti.

Con una mail il ‘Giornale dell’Umbria’ ha comunicato a 10 collaboratori la cessazione del loro rapporto con il quotidiano. Lo fa in un momento molto delicato per la vita del giornale, alla vigilia dell'incontro - più volte sollecitato dal sindacato dei giornalisti umbri - con l'amministratore delegato. L’Assostampa interviene per stigmatizzare l’accaduto, mentre la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, esprime solidarietà ai giornalisti.

“La comunicazione, via mail, della cessazione del rapporto di collaborazione di circa dieci colleghi/e della testata del Giornale dell’Umbria rappresenta un ulteriore capitolo di una brutta vicenda che scarica sui giornalisti tutte le contraddizioni e le ambiguità di un gestione societaria ed editoriale sempre più incomprensibile e contraddittoria”: è quanto afferma la presidente dell'Associazione stampa umbra, Marta Cicci.
“Non a caso il provvedimento di queste ore arriva dopo ripetute, insoddisfacenti, interlocuzioni tra azienda e Cdr e alla vigilia, il 5 novembre, dell'incontro più volte sollecitato dal sindacato dei giornalisti umbri con l'amministratore delegato. I tempi e le modalità di passaggio di proprietà del giornale, oltre che scelte di riorganizzazione e programmi editoriali quantomeno discutibili, mai formalmente comunicati come prevede il contratto al Cdr, hanno prodotto un clima di fondata preoccupazione per il futuro lavorativo tra i colleghi e per il mantenimento della stessa azienda editoriale. In attesa dell'incontro con l'azienda, che si spera possa portare positivi elementi chiarificatori, l'Asu continuerà ad essere al fianco dei colleghi del Giornale dell'Umbria, a rappresentarli e a tutelarli in tutte le sedi con le modalità ed i tempi che loro riterranno più opportuni. Quello che è certo - ha concluso la presidente di Asu - è che non ci saranno sconti per chi ha inteso o intende portare avanti azioni di qualsiasi tipo giocando fuori dalle regole e facendolo sulla pelle dei lavoratori”.
Sulla vicenda interviene anche la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che in una nota esprime: “innanzitutto sincera solidarietà ai giornalisti collaboratori del Giornale dell’Umbria ai quali la proprietà ha comunicato, con una modalità alquanto inusuale, la cessazione del loro rapporto di collaborazione”.
La Marini estende quindi la sua solidarietà a tutti i giornalisti del Giornale dell’Umbria ed al Comitato di redazione, “che da giorni sono impegnati in un difficile confronto con la nuova proprietà del giornale, al fine di salvaguardare l’insostituibile ruolo del quotidiano nel panorama editoriale regionale, l’autonomia dei giornalisti e le loro prerogative professionali”.
“Seguo da tempo - ha aggiunto Marini, in riferimento anche alle posizioni espresse dall’Ordine regionale dei Giornalisti dell’Umbria e dell’Associazione Stampa Umbra - e con particolare attenzione, la vicenda del Giornale dell’Umbria e non nascondo le mie preoccupazioni per i rischi di impoverimento dell’informazione nella nostra regione, sia in riferimento alle vicende di questa testata, sia anche per una grave crisi che sta da tempo investendo la carta stampata, come il sistema radiotelevisivo locale nel suo complesso. Crisi che mettere a rischio posti di lavoro e la tenuta del sistema regionale della comunicazione, a danno di un imprescindibile pluralismo dell’informazione e, quindi, della democrazia del diritto dei cittadini ad essere informati”.
“Come Regione Umbria – ha detto infine la presidente - assicureremo non solo vicinanza ed attenzione a queste vicende, ma anche un impegno concreto attivando ogni azione, per quanto di nostra competenza, che possa contribuire a sostenere gli operatori dell’informazione, salvaguardarne la loro funzione, auspicando, infine il rigoroso rispetto di corrette relazioni sindacali”.

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