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Il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti
La polemica 24 Ott 2018

Tagli all'editoria, Riffeser: «Grave denigrare il lavoro di giornalisti ed editori»

Il presidente della Fieg, a Rimini per l'assemblea nazionale dell'Anci, torna sugli annunci dell'esecutivo. «Credo che in un Paese civile prima ci sia una discussione serena per valutare tutte le cose», ha detto. Mentre in Italia «non si è neanche instaurato un dialogo con questo governo».

«Soprattutto, quello che è grave è il concetto di denigrare un lavoro, dei giornalisti, degli editori, di tutti, che credo che non abbia precedenti nella storia». Così, a margine dell'assemblea nazionale dell'Anci a Rimini, il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sull'intenzione del governo di tagliare i fondi pubblici all'editoria.

«Io – ha argomentato – sono critico, prima di tutto, perché non si è neanche instaurato un dialogo con questo governo. Quindi sono molto critico sui rapporti, diciamo, istituzionali: questa è la cosa più grave».

In seconda battuta, ha proseguito, «credo che in un Paese civile prima ci sia una discussione serena per valutare tutte le cose. All'estero – ha aggiunto Riffeser Monti – si stanno comportando in maniera diversa verso la stampa: la Francia ha trovato un equilibrio rifinanziando e dando prospettive importanti per la stampa su carta e online, qui si va in un senso contrario. Ma soprattutto – ha concluso il numero uno della Fieg – quello che è grave è il concetto di denigrare un lavoro, dei giornalisti, degli editori, di tutti, che credo che non abbia precedenti nella storia». (Ansa – Rimini, 24 ottobre 2018)

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