«Soprattutto, quello che è grave è il concetto di denigrare un lavoro, dei giornalisti, degli editori, di tutti, che credo che non abbia precedenti nella storia». Così, a margine dell'assemblea nazionale dell'Anci a Rimini, il presidente della Fieg, Andrea Riffeser Monti, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sull'intenzione del governo di tagliare i fondi pubblici all'editoria.
«Io – ha argomentato – sono critico, prima di tutto, perché non si è neanche instaurato un dialogo con questo governo. Quindi sono molto critico sui rapporti, diciamo, istituzionali: questa è la cosa più grave».
In seconda battuta, ha proseguito, «credo che in un Paese civile prima ci sia una discussione serena per valutare tutte le cose. All'estero – ha aggiunto Riffeser Monti – si stanno comportando in maniera diversa verso la stampa: la Francia ha trovato un equilibrio rifinanziando e dando prospettive importanti per la stampa su carta e online, qui si va in un senso contrario. Ma soprattutto – ha concluso il numero uno della Fieg – quello che è grave è il concetto di denigrare un lavoro, dei giornalisti, degli editori, di tutti, che credo che non abbia precedenti nella storia». (Ansa – Rimini, 24 ottobre 2018)